Annalisa Corinaldesi
SALERNO – La querelle sull’incompatibilità del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, con la carica di viceministro continua. L’altro giorno in Consiglio Comunale, appositamente convocato per discuterne si è registrata l’ennesima sceneggaiata (quasi alla Mario Merola) tra una maggioranza senza testa e un’opposizione senza piedi; il risultato è stato un vero e proprio disastro per la politica in senso lato. Abbiamo ricevuto dalla minoranza un comunicato stampa che volentieri pubblichiamo: << Ieri in Consiglio Comunale si è consumata una nuova tragicomica puntata dell’aspirante Viceministro. Riepiloghiamo le precedenti puntate: dopo aver prestato giuramento come sottosegretario, ruolo di governo incompatibile con la carica di Sindaco, il Sindaco De Luca invece di dimettersi o di farsi dichiarare incompatibile –come hanno fatto i suoi colleghi Del Rio e Zanonato- ha fatto chiedere alla propria maggioranza un approfondimento giuridico alla Commissione Statuto così da prendere tempo (tre mesi); nel mese di agosto ha presentato le proprie controdeduzioni sostenendo che il ruolo di sottosegretario –ma Viceministro senza deleghe- non è incompatibile con il ruolo di Sindaco; oggi il Consiglio Comunale ha sospeso la procedura di contestazione dell’incompatibilità. L’aspirante Viceministro della sburocratizzazione si appiglia ad un cavillo burocratico per restare attaccato alla poltrona ed attendere gli esiti e le vicende di governo. L’aspirante Viceministro sottopone così gli interessi della città alle sue vicende personali. Chissà se il partito democratico della legalità e del rispetto delle leggi si sia accorto di avere un esponente di spicco che si fa beffa delle istituzioni e delle norme rendendo ridicola la
propria città. Sarebbe interessante conoscere sulla vicenda l’opinione dei vertici nazionali e regionali del partito democratico. F.to: Raffaele Adinolfi, Roberto Celano, Nobile Viviano, Pietro Stasi, Giuseppe Zitarosa>>. Se il centrodestra fa scalpore in campo nazionale, il centrosinistra fa altrettanto a livello locale (a tutti i livelli locali). Il rapporto tra le due sceneggiate va, comunque, a netto vantaggio del centro destra perché in quel caso almeno mette in campo Berlusconi che qualcosa in più di De Luca lo rappresenta, senza togliere niente a nessuno. Andare avanti così significa voler pesantemente violentare il già sottile rapporto che lega i cittadini-elettori alla politica.