OLIVETO CITRA – Si svolgerà venerdì 30 agosto, alle ore 11.30 presso la Sala Giunta di Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, la Conferenza stampa del XXIX Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, “storica”, significativa e prestigiosa manifestazione culturale in programma ad Oliveto Citra (SA) dal 31 agosto al 7 settembre.
Il Presidente del Comitato Organizzatore del Premio, dott. Carmine Pignata, aprirà l’incontro presentando il davvero corposo programma della manifestazione, con ospiti, premiati, appuntamenti di livello, che per l’edizione 2013 prende il titolo di “Memoria come Futuro. Il Sud, il Mediterraneo, il Mondo”, concludendo così la “trilogia” nata nel 2011, che, dopo il Meridione d’Italia, e il Mediterraneo nel 2012, si soffermerà stavolta, appunto, sull’area e il concetto più vasto di “Sud del Mondo”. Non a caso, questa edizione del Premio è realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea POR CAMPANIA FESR 2007-2013, Obiettivo Operativo 1.10 “La cultura come risorsa”, e vede tra i suoi partner anche associazioni internazionali.
Da quasi trent’anni, il “Sele d’Oro” rappresenta una delle voci di quel Sud che ha voglia di crescere, promuovendo percorsi di riflessione e di approfondimento sui temi meridionalistici. Nato per offrire un contributo fattivo alla diffusione di una nuova idea di meridionalismo, il Premio intende sottolineare ed esaltare proprio le potenzialità dei territori del Mezzogiorno, i percorsi di sviluppo qui intrapresi, i risultati positivi conseguiti in campo sociale, economico e culturale.
Tutto questo, con una serie di attività e appuntamenti legati non solo a momenti seminariali e convegnistici, ma anche al Teatro (col Festival Teatrale Nazionale), alla musica (con il Demo d’Autore), al cinema (con la rassegna Mezzogiorno e 35), allo sport (con I giochi della Comunità), senza tralasciare il “terzo settore” e le imprese del territorio che, con l’appuntamento “Exempla – Mutamenti in Mostra. Buone Prassi si raccontano”, hanno la possibilità di confrontarsi con altre esperienze e di promuovere la propria mission.
Con il “Sele d’Oro”, dunque, una vera e propria immersione a 360 gradi nel “mondo Sud”, per contribuire ad abbattere i pregiudizi ed i luoghi comuni che da sempre vengono affiancati a queste tre lettere.
Ed è proprio in quest’ottica che il Premio proverà a trasformarsi in un “laboratorio del possibile” in cui il desiderio di cambiamento espresso dalle giovani generazioni possa prendere vita e fornire positiva testimonianza.