PADULA – Il consigliere comunale di minoranza del comune di Padula, Settimio Rienzo, eletto nel maggio 2011, con la Lista Civica – Padula Libera (candidato a sindaco l’avvocato Dario Mario Tepedino) scrive al Prefetto di Salerno, Gerarda Pantalone, chiedendo l’annullamento di due regolamenti approvati dal Consiglio Comunale del Comune di Padula. “È da tempo che come consigliere comunale mi batto per il rispetto della trasparenza. Questa la mia ultima lettera indirizzata alla Prefettura di Salerno -afferma il giovane consigliere- attraverso il suo Blog, con il sotto titolo “Quando politica e innovazione si incontrano partoriscono due cose. La trasparenza e la partecipazione”. Ecco i contenuti, a stralcio, della lettera: <<Con il decreto legislativo 14 marzo 2013 n.33 sono entrate in vigore le nuove disposizioni per quanto riguarda gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Questa norma istituisce una nuova forma di accesso, non più un “diritto di accesso atti” come lo conosciamo ora, ma un “diritto di accesso civico” che mira ad alimentare il rapporto di fiducia tra cittadini e Pubblica Amministrazione e a promuovere il principio di legalità (e prevenzione della corruzione). In sostanza, tutti i cittadini hanno diritto di chiedere ed ottenere che le Pubbliche Amministrazioni pubblichino atti, documenti ed informazioni che detengono e che, per un qualsiasi motivo, non hanno ancora divulgato…… Fra l’altro dovrebbero essere di pubblico dominio il bilancio di previsione e quello consuntivo di ciascun anno, disponibili in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche, per assicurarne la piena accessibilità e comprensibilità, accompagnati anche da un “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio” (già previsto nel decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91), cioè dare una chiara spiegazione ai cittadini su questi “numeri” e indicare quali sono gli obiettivi che l’amministrazione si è prefissata. Si istituisce quindi un nuovo concetto di “trasparenza totale”, collegato direttamente ad un effetto deterrente su possibili forme di cattiva gestione …. La Giunta Imparato, inoltre, contrariamente a quanto previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2013 n.33, ha approvato nel Consiglio Comunale del 29/04/2013 due regolamenti: regolamento del procedimento amministrativo e dell’amministrazione digitale regolamento di accesso agli atti amministrativi. Entrambi i regolamenti sono palesemente obsoleti, prevedono ancora forme di comunicazione come il fax non più utilizzate e di trasmissione di atti attraverso la relata di notifica (altro che amministrazione digitale!!!). Da sottolineare, infine, il tentativo di limitare l’attività dei consiglieri comunali come all’art.19 del regolamento di accesso agli atti che recita “…Al fine di non gravare eccessivamente la corretta funzionalità delle attività amministrative del Comune, tale diritto potrà essere esercitato, con cadenza settimanale, con l’individuazione, da parte del Sindaco, del giorno per l’accesso e della sala messa a disposizione: l’accesso per la visione dell’atto deve essere esercitato personalmente dal consigliere comunale, mentre la richiesta di accesso e l’invio delle copie potrà essere fatto per fax o per via telematica ( posta ordinaria o PEC, dopo l’eventuale scannerizzazione) >>. Ora si attende la risposta del sindaco o chi per Lui ….
direttore: Aldo Bianchini