Giovanna Senatore
Estate uguale caldo, ci si sveste di tutto il possibile, per cui ci si trova, spesso, di
fronte ad un’esagerata esposizione di corpi scolpiti e senza grasso in spiaggia e in
strada e per chi non ritiene di avere un corpo perfetto e non riesce a “svestirsi”?
Chiudersi in casa aspettando che l’estate finisca… scegliere posti poco frequentati…
indossare abiti che coprono tutto il possibile: tutte strategie per superare il confronto e
soprattutto l’estate ma che fanno molto male a chi le vive.
Il cosiddetto “evitamento” è un problema noto a chi non ama il proprio corpo e mette
in atto diverse azioni che consentono di non mostrarsi, nel libro “Perdere e mantenere
il peso” del medico e psicoterapeuta Riccardo della Grave viene esposto in modo
molto chiaro questo concetto:
“molte persone in eccesso di peso o obese evitano lesituazioni che comportano l’esposizione del corpo…in alcuni casi l’evitare è estremo,
fino ad arrivare a un completo isolamento sociale. Nella maggior parte dei casi gli
individui…trovano il modo di mascherare la loro apparenza indossando abiti
particolari…evitando l’esposizione corporea, ad esempio prendere il sole in costume
o farsi una doccia in uno spogliatoio di una palestra…”
.Spesso chi ha un problema con il suo aspetto fisico preferisce indossare abiti larghi
che non lasciano intravedere le forme corporee, sceglie colori scuri o, ancora meglio,
il nero, spesso, poi, prima di uscire, ci si cambia d’abito per 3-5volte fino ad indossare
quello che fa sentire più a proprio agio, che è quello di ieri e l’altro ieri ancora,
sempre lo stesso, diventa l’abito “salvagente”, la “divisa”.
Questo disagio comporta una situazione di malessere generale che si ripercuote sulla
nostra vita quotidiana e sulle relazioni sociali, in attesa di un cambiamento che viene
rimandato al domani, ma poi il domani arriva e il problema è ancora li e non si
risolve da solo. L’evitamento del proprio corpo è un problema serio che non va
sottovalutato: alla base c’è
una scarsa autostima che non dipende solo da qualche (otanti) chilogrammo in eccesso per cui va chiesto aiuto a professionisti specializzati e
lavorare insieme mediante la terapia psico-nutrizionale per risolverli.
Intanto cosa si può fare nell’immediato per uscire da questo isolamento e cercare di
vivere al meglio ciò che rimane dell’estate?
L’adozione di uno stile di vita sano può aiutare in maniera consistente a farci stare
meglio: riuscire a seguire un piano alimentare che prevede semplicemente di
mangiare sano ed in maniera equilibrata ci fa sentire più in armonia col nostro corpo
perché è un modo per prendersene cura, di amarlo; se invece scarichiamo le tensioni,
le ansie, la paura del confronto sul cibo mediante le abbuffate, aumentiamo la nostra
disistima.
Puntiamo quindi ad alimentarci in maniera corretta a partire dalla colazione che ci
consente di gestire al meglio l’alimentazione di tutta la giornata; non dimentichiamo
gli spuntini infra-pasti a base di frutta; i due pasti principali della giornata
programmiamoli in modo che siano equilibrati dal punto di vista nutritivo e calorico
quindi una porzione di carboidrati (pane, pasta o patate), una di proteine e grassi
(carne, pesce, uova, formaggi) e vitamine e sali minerali (verdura e frutta).
Inoltre dedichiamo del tempo a noi stessi a qualcosa che amiamo fare come leggere o
ascoltare musica; ancora meglio se ci concediamo una passeggiata all’aria aperta, il
contatto con la natura è un ottimo modo per dedicarsi a se stessi e far pace con il
nostro corpo.