Truffa dello specchietto anche a Sapri. Attenti a non cascarci.

 

 Antonio Citera

SAPRI – Da qualche giorno nella cittadina capofila del Golfo di Policastro, una macchina color verde pisello (voci di popolo dicono si tratti di una Fiat Bravo), si aggira per le strade urbane con l’intento di truffare i malcapitati che incrociano la sua traiettoria. Stiamo parlando della famosa “truffa dello specchietto”, con tecniche e dinamiche ben definite. Il trucco  è semplice e soprattutto efficace se la vittima designata è un automobilista che  -nella “concitata” occasione- non ha la saldezza di nervi e la prontezza di spirito sufficienti per accorgersi che si tratta solamente di una farsa per spillargli denaro. La tecnica è sempre la stessa: i truffatori eseguono un sorpasso, oppure rallentano in modo da farsi sorpassare -ma la stessa dinamica può avvenire, ad esempio, anche durante le manovre di parcheggio- e provocano quindi un urto con l’auto “designata”. Quando i conducenti scendono dalle rispettive vetture per constatare l’accaduto, ecco che scatta il tranello: i malintenzionati fingono che a seguito dell’urto si sia rotto il loro specchietto retrovisore, in realtà già precedentemente frantumato “con mezzi propri”. Da qui la richiesta, alle malcapitate vittime della truffa, di evitare di coinvolgere le compagnie assicurative e di “risolvere” seduta stante la cosa con un risarcimento tra i 50  e i 150, ma a volte persino 250 euro da scucire in contanti sul posto. C’è chi, purtroppo, ci casca ingenuamente pagando immediatamente la somma richiesta e chi invece sente subito puzza di bruciato, costringendo i malfattori -o il malfattore- alla fuga. Un piano criminale preciso che spesso e volentieri porta anche ai risultati sperati. Attenti dunque a non cascare nel tranello e quando vi capita un episodio simile la miglior cosa da fare è chiamare le forze dell’ordine che smaschereranno gli  eventuali  truffatori.

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