Alfonso D’Alessio
Crisi dell’editoria, pochi soldi per la stampa, la tv e la radio. Quanto è vera questa affermazione! Solo chi con passione svolge la professione di giornalista, o di qualunque altra figura professionale che ha a che fare con i mezzi di comunicazione, può capire la drammaticità dello stato in cui versano gli stessi. Eppure c’è uno stato psicologico, oggi quasi patologico e generalizzato, che spinge giornali, tv e radio, a svenarsi ancora di più pur di soddisfare la richiesta che esso implica. E’ la curiosità morbosa. E’ il caso della nascita, imminente o che potrebbe essere avvenuta anche mentre si è in stampa, dell’erede al trono della corona britannica. Non è il fatto in sé imputabile di curiosità morbosa, esso infatti ha un’indubbia rilevanza storica. Bensì è la corsa a cogliere l’istante della frenata che porterà la mamma del nascituro all’ospedale dove avverrà il parto, l’irrefrenabile curiosità sul colore dell’abito che la futura mamma indosserà, il colore delle suole delle scarpe del principe padre, e così via la lista potrebbe allungarsi molto. In questo modo le testate di tutto il mondo da giorni spendono fortune, magari ipotecando il fallimento, pur di non perdere forse il mezzo lettore in più che il contorno della notizia porterà. Il resto, la storia, poco importa. In tal modo si avrà l’esemplificazione, ancora una volta, di come il reale importi poco e il gossip fa notizia. Di questo passo nemmeno le conseguenze della crisi economica, gli scempi che si stanno consumando in Francia e nel Regno Unito, avranno dignità di notizia. Peccato però che il loro peso specifico e lo sconquasso che portano, rimarrà invariato. Meno male che per il Signore e la sua misericordia, le notizie che interessano sono quelle che portano il bene dell’uomo