FISCIANO – La storia purtroppo si ripete. Stranamente queste storie accadono sempre di primo pomeriggio e sempre con professori. La storia di oggi riguarda l’ex docente di liceo ed ex vicesindaco di Fisciano Diego Landi. Una storia drammatica, incomprensibile, squallida, ma con tanti lati oscuri ancora da chiarire. Non posso non rispettare le indagini condotte dal maresciallo Gallo, della stazione dei Carabinieri di Fisciano, che conosco anche professionalmente da alcuni decenni; indagini che hanno dato, poi, la possibilità al pm di richiedere ed al gip di concedere l’arresto del noto professionista. Avrebbe più volte praticato atti sessuali su minori e con minori; una cosa, se vera, davvero abominevole. Lo stesso ex sindaco Giovanni Sessa ha subito esclamato <<Non può essere !! Diego è una persona sincera e leale … >>. Sarà, ma quanti ineccepibili signori sono caduti nella trappola del sesso e della pedofilia !! La storia purtroppo si ripete, dicevo all’inizio. Si ripete perché in molti casi i professori dotati di “autorevolezza” entrano con molta facilità nell’intimo personale degli allievi (meglio se femmine) provocando a volte sconquassi psicologici di non facile risoluzione. Fortunatamente di questa specie di docenti ne è rimasta molto poca, anche se con la sola autorità non si va da nessuna parte. Ovviamente c’è anche il rischio che la facilità con cui si riesce ad entrare nella psiche dell’allievo induca il docente a passare il guado e ad andare oltre, fino alla dirompente azione di pedofilia che, purtroppo è sempre esistita nella scuola così come negli oratori di vecchia memoria. Ci sono sicuramente anche casi al contrario, dell’allieva che si innamora del prof o della prof che si invaghisce dell’allievo (emblematico quello della docente statunitense che lasciò figli e marito e andò finanche in carcere a causa dell’amore che provava per un suo alunno minore al quale aveva dato, se ricordo bene, anche due figli), ma questi sono stati psico-fisici del tutto diversi da chi compie l’immonda azione di pedofilia su un minore. Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà per il professore Diego Landi; intanto assistito dai suoi legali Mauro Iannone e Agostino De Caro ha rigettato tutte le accuse che gli venivano formulate (nel corso dell’interrogatorio in carcere a Fuorni) dal pm Elena Guarino e dal gip Elisabetta Boccassini. Il caso in questione ha richiamato alla mia memoria una storia lontanissima accaduta nella primavera del 1956 a Muro Lucano, mio paese di nascita. Avevo poco più di dieci anni e mi preparavo, con altri bambini, privatamente per sostenere l’esame di ammissione alle scuole medie (allora così funzionava il sistema scolastico !!); una ventina tra bambini e bambine ogni pomeriggio andavamo dal “prof. M” che ci sovrastava con la sua autorità ed anche autorevolezza. Era bravissimo ma aveva un drammatico difetto, era pedofilo ed amava palpeggiare le bambine e bacchettare noi bambini. Nelle prime settimane ne vidi di tutti i colori, le mani del prof che si infilavano sotto le gonnelline delle ragazzine e tanto altro ancora. Riuscii a lanciare qualche messaggio verso mio zio (professore anche lui) che recepì al volo e con l’aiuto di altri suoi amici in poco tempo smantellò la vergognosa azione portata avanti con rabbia e con accanimento in danno di innocenti bambine. Sto parlando del 1956, all’epoca parlare di queste cose era assolutamente un tabù; ancora più difficile per un ragazzino poter dire qualcosa in merito. Io fui agevolato dalla lungimirante intelligenza e capacità di mio zio di entrare subito nella mia psiche per capirne di più ed agire. Il malefico prof M. fu costretto ad abbandonare il paese nottetempo, lasciò tutto quello che aveva e di lui non si seppe mai più nulla. Dopo il terremoto dell’80 mi recai a Muro Lucano e con grande gioia constatai che anche la “casa degli orrori”, la casa in cui avevo assistito a quelle nefandezze, era crollata sotto le tremende scosse, quasi come se qualcuno avesse voluto cancellare quell’onta che non solo quelle ragazzine ma tutto il paese aveva subito. Strana casualità, nessuna delle abitazioni intorno alla casa degli orrori era crollata. Mi auguro che la storia, nel caso del docente Landi, di oggi non venga confermata, non tanto per lui quanto per la comunità di Fisciano sempre attenta e laboriosa.
direttore: Aldo Bianchini
Sono sicura che i Pm svolgeranno il loro lavoro e la verita’ verra’ fuori ma per quanto possa valere la mia opinione di ex alliva del prof. landi, stento a credere che il prof che noi tutti ricordiamo con tanto affetto e nostalgia possa aver tutto un tratto cambiato personalita’ e possa essersi macchiato di tali delitti. il suo fare un po’ goffo e la passione per il latino e il greco spinse la classe a mettere su spontaneamente una commedia liberamente ispirata al De bello gallico, la Cesariana, con risultati del tutto discutibili da parte di noi piccoli attori.Spero vivamnete che tutto cio’ risulti non cottispondere a verita’.