Da Mattia A. Carpinelli
ROMA – «L’indagine della Guardia di Finanza sui rimborsi facili in Regione, che vede coinvolti 57 consiglieri regionali segna la fine dell’esperienza di governo di Caldoro e di tutto il centrodestra campano. Si dimettano in blocco e si vada subito a nuove elezioni». Lo afferma, in una nota, il deputato e membro della presidenza nazionale Sel, Michele Ragosta, commentando l’esito delle indagini della Guardia di Finanza che hanno portato alla notificazione di 57 avvisi di garanzia per altrettanti consiglieri regionali, accusati di peculato. «L’indagine delle Fiamme Gialle – ha proseguito Ragosta – evidenzia come la nostra Regione anziché agire nell’interesse comune dei cittadini, vessati da aumenti di tasse cui corrispondono servizi inefficienti in tutti i settori – dal trasporto pubblico locale, alla sanità, ai rifiuti –, usi il denaro pubblico per fini puramente privati. Mentre autobus e treni sono fermi nei depositi per mancanza di fondi necessari all’acquisto di pezzi di ricambio; mentre centinaia di lavoratori di aziende pubbliche sono ormai ridotti alla fame e per sopravvivere devono indebitarsi presso banche e finanziarie e, laddove questi neghino ogni forma di finanziamento, sono costretti a finire nella morsa degli usurai, è assurdo che si spendano soldi pubblici per fini non istituzionali, in barba ai proclami di austerity più volte utilizzati da Caldoro per giustificare la mancata di erogazione di risorse pubbliche necessarie al territorio per uscire da una crisi economica senza precedenti, che sta negando ogni diritto ai cittadini campani. È ora di dire basta a questo stato di cose e Caldoro, seppur non indagato in prima persona, deve assumersi la responsabilità politica di quanto è accaduto. Dimostri di non essere attaccato alla poltrona e – ha concluso Ragosta – nell’interesse esclusivo di tutti, rassegni immediatamente le sue dimissioni dall’incarico di governatore chiedendo alla sua giunta e ai consiglieri regionali che a lui fanno riferimento di fare lo stesso, aprendo così la strada e nuove elezioni. I cittadini lo ringrazieranno».