Da Antonio Roscia (coord. Cittadino PdL Salerno)
SALERNO – La Centrale del Latte rappresenta un patrimonio della Città di Salerno che ha valenza non solo economica ma anche e soprattutto di tipo storico e culturale. E’ una Società per Azioni che non rientra nella fattispecie prevista per le società partecipate dagli enti locali come le società strumentali o come le società per la gestione dei servizi pubblici locali. La Centrale del Latte dunque non rientra nelle previsioni della spending review, né in quelle previste dalle norme comunitarie sugli affidamenti. Non sussiste dunque alcun obbligo di dismissione per forza di legge ma solo la volontà di privarsi di un fiore all’occhiello di Salerno, tale da sempre, anche da prima che De Luca cominciasse a fare politica. Il PdL Salerno si schiera a difesa del mantenimento in mani pubbliche della Centrale del Latte, azienda che lavora bene, è in attivo e da sempre è sinonimo di Salerno sulle tavole dei cittadini; a garanzia dei livelli occupazionali, della qualità del prodotto e della tradizione di questa città che non può perdere il controllo di un marchio storico. Quello che andrebbe fatto è un ridimensionamento della pletora direttiva al vertice della stessa, dove allocano troppi dirigenti dalla chiara e smaccata origine politica. Se c’è da semplificare, semplifichiamo la dirigenza, riduciamo al minimo indispensabile proprio la politica che si insinua dappertutto. La Centrale del Latte invece resti nelle mani dei salernitani. Nessuna cessione per far cassa per coprire necessità compulsate dal deficit di bilancio comunale.
Gentile dr Roscia, nella mia mente “matusa” affiorano, talvolta, dei bellissimi ricordi dei miei semplici, ma pur strani ricordi.:
Ricordo,, infatti, che quel lontano giorno dell’inaugurazione della nuova centrale del latte a Fuorni, mi presentai a tale centrale con la mia vecchia macchina fotografica per eternarne l’auspicato avvenimento.
In tale occasione scattai moltissime foto e , il giorno successivo, le portai di persona all’allora direttore di cui non ricordo il nome. Le numerosissime foto (che vennero uno splendore) le porsi a detto direttore gratuitamente e senza scopi di lucro. ( sicuramente qualche vecchio impiegato si ricorderà dell’evento che fu davvero meraviglioso. Probabilmente quelle mie foto, saranno ancora conservate negli uffici, visto che in quel bellissimo giorno, non mi sovviene di aver visto altri fotografi in vista.
Voglio sperare che il Dr roscia che stimo moltissimo , non disdegnerà questo mio strano commento. Cordialità, Alfredo varriale