da Silvia Giordano (deputato Mov. 5 Stelle)
SALERNO – Ritengo che la salvaguardia degli interessi della collettività sia un caposaldo imprescindibile al quale faccio sempre riferimento nello svolgimento del ruolo affidatomi dai cittadini. Questo principio dovrebbe guidare i politici a qualsiasi livello, soprattutto dovrebbe scuotere la coscienza di chi direttamente può agire affinché gli interessi economici privati non prevaricano il diritto alla salute della collettività. A Salerno, purtroppo, l’altruismo ha lasciato il posto all’arroganza privata già da molto tempo. Mi riferisco all’ormai famosa questione “Fonderie Piasno” che, in data odierna, è scritta in una interrogazione a risposta in Commissione ed attende la replica del Ministro della Salute. Il Ministro, attraverso l’atto, viene informato del fatto che la suddetta ditta è stata individuata quale responsabile dei danni ambientali e biologici nel quartiere di Fratte, ove ha sede lo stabilimento, densamente popolato e per cui nessuno finora ha ottenuto alcun risarcimento. La Procura della Repubblica ha condotto numerose indagini che si sono concretizzate in sentenze di condanna senza che queste abbiano prodotto alcuna cautela nei confronti dei cittadini. Il sequestro dell’impianto, avvenuto nel 2004, con la condanna del titolare della Ditta Pisano che patteggiò la pena, non ebbe alcun effetto pratico in quanto la produzione continuò senza modifiche ai sistemi produttivi che subirono, nel 2008, anche un accertamento da parte dell’ARPAC che comunicò alla Procura della Repubblica il superamento dei limiti di emissione inquinanti consentiti dalla normativa. Questi accertamenti risultarono estremamente pericolosi per la salute pubblica in quanto accertarono l’inquinamento da polveri sottili. I residenti, infatti, hanno più volte denunciato allergie patologie delle vie respiratorie provocate dalle esalazioni e immissioni provenienti dallo stabilimento. Oggi lo stabilimento continua a funzionare nonostante la pronuncia del Tribunale di Salerno che certifica, senza dubbi di sorta, il grado d’inquinamento prodotto dallo stesso (sentenza n. 415/2007). La domanda, spontanea, che il lettore si farà in questo momento è la stessa che mi sono fatta io: “Come tutela la salute dei suoi cittadini l’Amministrazione Comunale?” Purtroppo la risposta non è poi così scontata!!! Il Comune di Salerno latita. Non si capisce per quale motivo, pur essendosi costituito parte civile nei processi, non abbia mai chiesto un risarcimento danni a favore dei suoi cittadini. Con questo atteggiamento ha concesso a questo stabilimento di farsi beffe delle leggi dello Stato Italiano e ha dato l’impressione che le preoccupazioni dei cittadini salernitani non contino nulla. Il documento, depositato oggi, intende chiedere al Ministro quali iniziative intende intraprendere nei confronti delle Fonderie Pisano al fine di tutelare la salute dei cittadini salernitani. Chiede, inoltre, quali siano i dati in Suo possesso sulle patologie che hanno colpito i cittadini di Salerno, in particolare quelli di Fratte, in relazione all’inquinamento da polveri sottili prodotti dallo stabilimento. Non credo siano più possibili proroghe ad iniziative che facciano luce su questa vicenda che, da troppo tempo, si trascina nel silenzio delle amministrazioni locali, con grave danno per la salute dei cittadini. In contemporanea, anche Angelo Tofalo sta presentando una analoga interrogazione al Ministro dell’Ambiente per chiedere chiarimenti sull’impatto ambientale che lo stabilimento esercita nel comprensorio di Fratte. Ritengo doveroso, quindi, ringraziare tutti i componenti della XII Commissione Permanente “Affari Sociali” che, dopo aver ascoltato e letto le serie motivazioni, non hanno esitato a controfirmare l’atto. Ringrazio inoltre il Dott. Acanfora per il prezioso contributo offertomi. Spero che il comune intento, rivolto alla salvaguardia della salute pubblica, espresso anche da Parlamentari di altre Regioni, possa far aumentare il senso civico degli amministratori salernitani affinché si adoperino al più presto per restituire un cielo azzurro ed aria più pulita ai loro concittadini, soprattutto ai bambini di Fratte che ne hanno maggior diritto.