POLLA: Caldoro tra il miracolo e il luogo comune

 

Antonio CItera

POLLA – Le elezioni dello scorso fine maggio, hanno ridisegnato si fa per dire il quadro amministrativo del comune di Polla  commissariato da  mesi.  A farne le spese lo scorso autunno, fu Massimo Loviso e la sua equipe storica capeggiata dal consigliere provinciale e socialista saltellante Rocco Giuliano. Ecco che dopo una folgorante e accesa campagna elettorale, durata alcuni mesi, si ritorna al voto e come niente fosse successo, a riprendere in mano le sorti di Polla riecco Rocco Giuliano che stravince sui diretti e poco agguerriti avversari. Alla sua destra, siede Massimo Loviso con la carica di vice sindaco. Quindi in sostanza è cambiato poco o niente. -Cronaca di un futuro annunciato- ha esclamato qualcuno, ma si sa oggi come ieri e probabilmente anche domani, la politica ci esalta e ci ipnotizza con la sua macchinosa ma efficace (per i pochi naturalmente) veste da  mercante di buone intenzioni. In questo scenario da favola,la visita di Caldoro dei giorni scorsi proprio nella cittadina del Vallo di Diano, ha un significato doppio , primo perché il Governatore più discusso e più denigrato degli ultimi anni si è recato a benedire proprio quel  Rocco Giuliano  figlio dei venti, protagonista indiscusso e per alcuni versi paladino e conquistatore di chiara natura populista, secondo perché nonostante le sciagure e i tragici epiloghi che il Vallo di Diano sta attraversando sotto il profilo economico, sociale, con le oscenità legate alla giustizia, alla sanità, alla dignità dei cittadini, il Magno Governatore come niente fosse, promette spiragli di luce, prospettando un futuro di ripresa  già dal prossimo mese di luglio (alla faccia della crisi e del malgoverno). Questa è la politica cari amici, un contenitore di menzogne e farse, che danno vita a finte e vigliacche promesse lasciate correre nell’aria come palloncini a una festa. Bene ha fatto nell’occasione il Rettore del Convento di Sant’Antonio di Polla  che esplicitamente ha invitato Caldoro a trascorrere qualche tempo proprio nel luogo Sacro, per meditare e contemplare, anche perché in tempo di miracoli, tutto può succedere e mai dire mai, anche le profezie di Stefano Caldoro potrebbero subire l’influenza del Santo e divenire realtà.

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