CAVA de’ TIRRENI – Maestose, stupende, quasi imprendibili; così si presentano alla vista da lontano le due torri luminose edificate in Piazza San Francesco, proprio all’ingresso di Cava de’ Tirreni. Torri che qualcuno ha subito voluto denominare “Le torri di frà Gigino”, il tenace, inesauribile, irruento, incendiario, irrefrenabile, a tratti polemico francescano che da alcuni anni, piaccia o meno, ha ridato vita ad una struttura francescana che era giunta al punto di rottura. Su “frà Gigino” si può dire tutto e il contrario di tutto ma una cosa bisogna, comunque, riconoscergli: ha saputo riportare le sue feste religiose (compresa quella di Sant’Antonio), a cavallo tra puro paganesimo e cristianesimo francescano, al centro dell’attenzione generale. Non solo; da oltre un decennio lotta ogni giorno per raccogliere fondi e ridare la giusta maestosità al complesso monumentale e religioso di piazza San Francesco. Poi si può essere d’accordo o meno con le sue intemperanze, con i suoi attacchi ai politici locali e non, con il suo modo di sparare a zero e di esprimere senza remore il suo pensiero, ognuno ha il diritto di pensarla come crede. Insomma “frà Gigino” è stato ed è per Cava de’ Tirreni un vero e proprio terremoto, mai prevedibile e neppure controllabile; delle sue uscite si possono contare i benefici o i danni soltanto a cose fatte. Praticamente tutto quello che fa e che dice entra subito nel vortice delle prese di posizione, ed a volte di polemica, tra i due schieramenti in campo: da un lato coloro che lo osannano sempre e comunque, dall’altro tutti quelli che lo denigrano ad ogni occasione. Insomma non ci sono mezze misure quando si parla di frà Gigino, anche le sue ultime scelte sono subito state scaraventate nel vortice delle discussioni in una Città letteralmente spaccata in due fazioni. Anche i fuochi d’artificio per Sant’Antonio sono stati visti come una dimostrazione eccessiva della sua forza, quasi a sfidare i tradizionali fuochi del Castello se non a superarli. E poi le due torri che qualcuno ha subito paragonato alle Tower Bridge che si innalzano maestose sul Tamigi nel pieno centro di Londra. Peccato che un problema tecnico relativo alla sicurezza non ha consentito, almeno fino a questo momento, il passaggio della gente all’interno della imponente struttura; passaggio che dovrebbe anche consentire un parziale ristoro delle spese fin qui sostenute. Ecco, quello delle spese, è l’unico aspetto che ci consente di dire che “frà Gigino” farebbe bene a rendere di pubblico dominio le entrate e le uscite; sappiamo bene che si tratta di denaro proveniente dalle offerte dei fedeli, ma pur sempre denaro pubblico è, ed in quest’ottica la scelta di trasparenza non guasterebbe.
direttore: Aldo Bianchini
… Peccato che un problema tecnico relativo alla sicurezza non ha consentito…
… Peccato che un problema tecnico relativo alla sicurezza non ABBBIA consentito…