Aldo Bianchini
SALERNO – L’argomento di oggi è abbastanza particolare; alcuni quotidiani lo hanno evitato, altri lo hanno trattato con una certa cautela. Parlo delle vicenda, per certi versi inquietante e scabrosa, che ha coinvolto il dirigente scolastico del Liceo Classico “Torquato Tasso” di Salerno, prof. Salvatore Carfagna; un dirigente di lungo corso e di provata esperienza. Prima di accingermi a scrivere ho interpellato alcuni dirigenti scolastici di Salerno e della provincia, noti e meno noti, ai quali ho posto la stessa domanda: “”Il dirigente scolastico in presenza di un allievo/a che accusa un malore o finge di accusarlo, che fa ?””. La risposta è stata una soltanto: <<Chiama il 118 e avverte subito la famiglia dell’allievo/a; ogni altro atteggiamento è fuori da ogni logica comportamentale>>. Il tenore della risposta non lascerebbe, dunque, spazio al benché minimo ragionamento; il dirigente scolastico ha l’obbligo di “far soccorrere da personale specializzato” l’allievo/a evitando qualsiasi tentativo “domestico o artigianale” di soccorso. La cronaca del fattaccio racconta di una ragazza che avrebbe avvertito un malore in classe e che avrebbe chiesto di uscire subito dopo aver avvertito la madre che sarebbe accorsa al Tasso in tutta fretta trovandosi di fronte ad un secco rifiuto del preside. La ragazza, poi, è stata soccorsa dal 118 chiamato dalla madre ed è stata trasportata in ospedale per la tac ed accertamenti vari. Alla fine la ragazza è tornata a casa contro il parere dei medici che avrebbero voluto trattenerla a scopo precauzionale. Vorrei partire proprio da questa ultima posizione dei medici ospedalieri che, prudentemente, avrebbero voluto trattenerla per evidenziare l’assurdo inimmaginabile in cui sarebbe caduto il dirigente scolastico Salvatore Carfagna che, sempre stando alle cronache, avrebbe anche cercato di far soccorrere la ragazza da un bidello (maschio e non femmina !!) con acqua e zucchero come se un semplice bidello potesse sostituire un medico. Ma è possibile, mi sono chiesto, che un dirigente scolastico di provata esperienza come Carfagna possa cadere in un flop così mastodontico ? Sulla carta non dovrebbe essere possibile, in pratica sembra sia però accaduto. Ma su tutto, al di là della gravità della circostanza che un bidello porta soccorso ad una studentessa, c’è una ulteriore aggravante che pesa come un macigno su tutta la vicenda. Sembrerebbe che la scuola (fonte Il Mattino del 6.6.13) abbia appostato la sua difesa avanzando il dubbio che “le uscite anticipate” possano servire per evitare le interrogazioni. A presunta prova della sua posizione, sempre la scuola, ha messo le mani avanti denunciando che nel solo mese di maggio 2013 si è arrivati fino a 50 uscite al giorno prima del termine delle lezioni. Beh!! qui mi sento di prendere posizione in prima persona e passare dal condizionale all’imperativo. Ma vi sembra possibile che una cavolata del genere possa essere detta da un istituto scolastico prestigioso come il “TASSO” di Salerno ? I dirigenti e i docenti scolastici hanno un’arma micidiale che è quella delle interrogazioni per promuovere o bocciare, se un allievo non si fa interrogare viene bocciato, punto. Se poi una scuola come il Tasso non riesce ad evitare l’emorragia della fuga dalle lezioni e dalle interrogazioni il problema potrebbe e dovrebbe essere ricercato probabilmente in qualcosa che in quella scuola non funziona o comincia a scricchiolare dopo decenni e decenni di grande serietà e serenità. Certamente il fenomeno della fuga non si argina impedendo le uscite e, soprattutto, selezionando le visite e i malori; il fenomeno, se davvero esiste un “fenomeno Tasso”, si argina con una dirigenza e un corpo docenti in grado di ridare alla scuola, a quella scuola, l’antico prestigio. E in quest’ottica non valgono a nulla le denunce e le querele, rispettivamente minacciate, semmai ampliano il fenomeno fino alla sua degenerazione. Insomma non è possibile pensare e credere che anche per un’interrogazione mancata debba intervenire la Procura della Repubblica; fino a poco tempo fa scendeva in campo l’autorevolezza dei docenti e dei dirigenti, non altro. Tutto il resto è aria fritta. Così come è aria fritta tutto quello che hanno detto e dicono i vari protagonisti della vicenda. Non credo di fare il professorino ma mi appare molto semplice il percorso comportamentale di un dirigente scolastico: <<Se un allievo sta male o finge di stare male>> non potrà mai essere il dirigente o i docenti, e neppure il bidello, a decidere se l’allievo sta bene o sta male. Ma ritornando alla domanda di prima vorrei aggiungere qualche altra considerazione anche perché qualcuno mi ha espressamente chiesto: <<E se tutto fosse stato abilmente strumentalizzato ed esasperato per incastrare il dirigente scolastico Salvatore Carfagna in linea di pensionamento ?>>. Difficile rispondere, ho semplicemente detto che stento a credere nella possibilità di un flop così clamoroso lasciando, ovviamente, la risposta conclusiva al tempo che ci vorrà per dipanare l’intricata matassa.
Ottimo articolo perché stigmatizza il delirio di onnipotenza di alcuni che, soprattutto di destra, confondono il loro ruolo di semplici servitori dello Stato con quello di salvatori della Patria. Ridicolo il tentativo, sempre presente in una certa classe politica, di confondere i fatti facendo appello alle solite congiure e cattiveria degli altri. Di nuovo complimenti.