Antonio Citera
SALERNO – Sbandierare ai quattro venti il rinnovamento, la necessità di cambiare, di voltare pagine e di sopprimere l’apatia della politica del potere, sembra essere la moda del momento. Slogan di variegate sfumature e variopinti contenuti, sono il pane quotidiano della politica nostrana e non,ferma sui binari morti di un conservatorismo che ci precede da decenni. I giovani i veri protagonisti, sempre e comunque, promesse e illusioni che trovano terreno fertile nella lingua populista che ha sfaccettature ben intagliate. Ecco allora che a vicenda che vi proponiamo ha dell’incredibile rispetto a quanto viene propagandato. Questi i fatti: Un giovane di Sanza, A. L. classe 1995, chiede al segretario cittadino del piccolo centro ai piedi del Cervati di potersi tesserare con il blasonato Partito Democratico. All’epoca dei fatti, marzo di quest’anno, la scadenza per potersi iscrivere al Partito era già esaurita. Il Segretario di Circolo allora consiglia al novello militante di contattare direttamente la Segreteria Provinciale per chiedere chiarimenti. Detto fatto, in data 26/4/2013 A.L. tramite e mail chiede espressamente ai vertici salernitani di poter effettuare il tesseramento e lo fa usando un apposito modulo prestampato , inoltrato a tesseramento@pdsa.it. Da quel momento ad oggi è passato un mese e mezzo, ma dal PD nessuna risposta e, nonostante dall’e-mail si certifica l’avvenuta lettura da parte del destinatario quindi il PD di via Manzo, nessuno ha contattato il giovane per delucidarlo sul da farsi. Nel messaggio erano contenuti i dati anagrafici, l’indirizzo e– Mail , il numero di telefono e uno slogan coniato dal giovane che recita “Per un futuro migliore, coerente e riformista”. Una vicenda assurda, che rispecchia i canoni della politica senza una razionale e cercata partecipazione. Se veramente il PD di Salerno vuole cambiare foglio di marcia, deve cominciare seriamente a condividere le idee e ad aprire la porta a chiunque ne faccia richiesta, scrollandosi da dosso le peripezie e le acrobazie che da anni si ripercuotono sulla vera essenza del territorio che ha bisogno di nuova linfa e soprattutto di un cambio generazionale.