Fabio Gioia
La Salernitana riesce a conquistare il secondo obiettivo stagionale, vincendo anche la partita di ritorno e alzando quella ciliegina per avere la consapevolezza che i granata non erano solo i più forti del girone B, ma che avrebbe fatto la differenza anche nel girone A. Dopo il 3 a 0 dell’andata, si pensava in una partita molto più lenta, però dopo neanche 3 la Salernitana conquista il primo corner. Sul cross di Mancini, ci arriva Guazzo e sblocca già il risultato. La Pro Patria anche in questo inizio partita non sembra essere uscita dagli spogliatoi, e quindi la Salernitana continua ad attaccare sfiorando in un paio di volte il raddoppio. Raddoppio che arriva sempre con Guazzo, al 12esimo che dopo un assist di Ricci infila per la quarta volta ( tra andata e ritorno) il portiere lombardo. Anche in questa partita il migliore in campo è Adeleke, che alla quinta partita da titolare consecutiva, ha dimostrato tutto il suo potenziale e quasi strappato la conferma anche per la prima divisione di l’anno prossimo. Alla prima occasione seria della Pro Patria, al 24esimo, la squadra lombarda accorcia le distanze, ovviamente per la partita in corso, con il goal di Falomi. Nella ripresa la Pro Patria prova a pareggiare almeno la gara di ritorno, ma la Salernitana riesce a difendersi bene, andando anche in qualche occasione vicino al 3 a 0, soprattutto nei minuti finali, prima con Guazzo, e poi con Mancini, ma non riescono a battere il portiere. Al triplice fischio tutti a sollevare la coppa, anche Lotito e Mezzaroma, quest’ultimo nel dopo partita ha quasi confermato Perrone, osannato dalla curva durante i festeggiamenti.