Maddalena Mascolo
SALERNO – La stampa salernitana parla da giorni di “Linea Messina”, di Gallozzi che strappa il “si” del colosso ligure (ancora impantanato nelle secche del “Jolly Nero”, la nave che ha abbattuto la torre di controllo nel porto di Genova), delle 180 navi portacontainer che da Napoli potrebbero essere dirottate su Salerno, di crociere, di merci, di pesca e diporto e, infine, di potere e di logistica. E proprio in merito a questo ultimo aspetto, la logistica, che é necessario fare qualche riflessione di carattere generale e particolare. Spiace dirlo ma nessuna testata giornalistica si é soffermata su questo aspetto importantissimo della vicenda; difatti senza “una piattaforma logistica” non si va da nessuna parte, ancora meglio se la piattaforma logistica è unica per tutta la portualitá campana, ne guadagnerebbero sia Napoli che Salerno, senza oscuri timori o ritorsioni reciproche. Solo cosí, dopo novant’anni, la multinazionale “Messina” potrá decidere di traslocare da Napoli a Salerno ben 50mila teus o 30mila containers per coprire le grandi rotte internazionali del Nord Africa, del Mar Rosso, dell’Arabia Saudita e di Malta. In caso contrario perderanno la grande sfida del nuovo millennio sia Napoli che Salerno; dovranno smettere una guerra senza senso che ha bloccato Napoli a poco piú di 500mila containers l’anno ma contenta di mantenere Salerno a debita distanza, relegata com’é a soli 250mila. Spiace, ripeto, che su questo aspetto e su chi ha da tempo individuato la soluzione nessuno abbia premuto il tasto dei meriti. Da quando esiste l’Autoritá Portuale di Salerno un solo presidente fino ad oggi ha compreso in pieno l’indifferibile esigenza di poter contare su un’unica grande “piattaforma logistica” da poter offrire anche a Napoli ma innanzitutto utile per l’espansione delle attivitá portuali (principali, collaterali e connesse) salernitane. Quest’uomo ha un nome e cognome precisi: Andrea Annunziata che dimostra ogni giorno di piú di essere l’uomo giusto al posto giusto, al di lá dei colori e delle ideologie di provenienza. Il colpaccio, se ci sará, é soltanto opera della lungimiranza e della capacitá manageriale indiscussa di Andrea Annunziata. Da tempo, difatti, il Presidente si é lanciato a testa bassa in una battaglia per la conquista di “piattaforme logistiche” da individuare nei grandi contenitori industriali dismessi su tutto il territorio della Campania e facilmente riammagliabili infrastrutturalmente con i due grandi porti regionali di Napoli e Salerno. Il porto di Salerno, cosí com’é, rischia di implodere su se stesso se non trova sbocchi naturali nell’entroterra, e la stessa cosa vale anche per Napoli ormai stretto nella sua pur grande dimensione. Qualcuno, ad onor del vero, ha intervistato anche Annunziata e non ha solo magnificato l’acume imprenditoriale di Agostino Gallozzi che, forte del 12% di incremento della sua “Salerno Container Terminal”, puó dialogare ad armi pari con gli altri colossi del ramo grazie anche alle sue ramificate relazioni con Montezemolo e Monti, ma il vero ed autentico artefice di questo inatteso sviluppo della portualitá salernitana é lui, Andrea Annunziata. Ma chi é Annunziata e come é arrivato nel mondo della politica e della managerialitá ? Lo vedremo nella prossima puntata.