Da Antonio Roscia (delegato cittadino PdL)
SALERNO – Nei giorni della responsabilità collettiva e delle scelte meritocratiche, non può esservi spazio per battaglie personali, veti ingiustificati ed arroccamenti di posizione. Ed ancor meno ci può essere spazio, per questo tipo di logiche, nella gestione della sanità campana. Ci appare pertanto intollerabile l’atteggiamento della sinistra salernitana e campana che da giorni sta cavalcando la posizione, non condivisibile e non condivisa, del Rettore dell’Università di Salerno, prof. Raimondo Pasquino, il quale si ostina a contestare la nomina della dottoressa Elvira Lenzi quale Commissario dell’Azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno per assurde logiche ostative. Il presidente Caldoro ha ereditato dalla gestione Bassolino il disastro della sanità campana sia in termini finanziari che organizzativi e, con tenacia e rigore, ha avviato un’azione di risanamento. Una politica che, tra l’altro, ha permesso di conseguire alla Campania il record nella riduzione di pagamento delle forniture sanitarie nei primi tre mesi del 2013, senza parlare della norma regionale sui farmaci generici che, secondo Assogenerici, qualora applicata su tutto il territorio nazionale, consentirebbe un risparmio di 767 milioni di euro nella spesa farmaceutica. La titolarità ed il senso di responsabilità evidenziato dal Governatore Caldoro andrebbero premiati con attestati di stima e di condivisione invece che di critica distruttiva: ancor di più dunque sorprende l’ostracismo del mondo accademico e del Rettore prof. Pasquino, in fase autoreferenziale. Il Popolo della Libertà di Salerno esprime pieno appoggio politico al Governatore Stefano Caldoro, apprezzando incondizionatamente l’opera istituzionale messa finora in campo, non solo in tema di risanamento, ma anche nel merito della logica del principio della continuità esperienziale e valoriale dimostrata dalla dott.ssa Elvira Lenzi nell’opera di rilancio degli Ospedali S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona in S. Leonardo di Salerno.