Fabio Gioia
La Salernitana, in una partita che è risultata più semplice del previsto, soprattutto per meriti propri, mette una seria ipoteca sulla vittoria della supercoppa vincendo per 3 a 0 in casa della Pro Patria che non è riuscita a contenere la netta supremazia dei campani. La partita inizia subito con la Salernitana che si dimostra subito capace di contenere il gioco e l’attacco (migliore in tutta la lega pro) della Pro Patria, anzi dimostra che può fare lei la partita, infatti in un paio di occasioni va vicina al goal del vantaggio, che arriva alla mezz’ora sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Mancini, Luciani fa da ponte e Guazzo anticipa Vavassori. Il Pro Patria accusa il colpo e la Salernitana si rende pericolosa, sempre da calcio d’angolo ma questa volta Adeleke, visto il portiere fuori dai pali, prova con un pallonetto che sfiora la traversa. Verso la fine del primo tempo, ancora Adeleke, che ha disputato una grandissima partita, sempre da calcio d’angolo, prova a due passi stop e tiro, ma la conclusione va alta sopra la traversa. Il secondo tempo i padroni di casa sembrano aver ritrovata la retta via, cominciando a martellare per i primi 10 minuti, andando vicino al pareggio al quinto minuto con Cozzolino, ma il diagonale si spegne di poco sul fondo. Ma il pressing dura solo 10 minuti, perché poi la Salernitana riprende a fare la partita, e alla prima occasione buona Gustavo si ritrova con Vavassori fuori dai pali, e prova un pallonetto che colpisce il palo e sulla ribattuta Polverini non riesce a spazzare, anzi insacca nella sua stessa porta. Dopo il 2 a 0 il Pro Patria scompare dalla partita, e la Salernitana chiude definitivamente i conti al 26esimo con Guazzo che su lancio in profondità di Capua, riesce ad anticipare il portiere con un pallonetto e portare il risultato sul 3 a 0. La Salernitana poi comincia a gestire il gioco, con la Pro Patria che non ha più le motivazioni per attaccare. La partita finisce con la Salernitana che festeggia con i 400 tifosi a seguito, e che ha la consapevolezza di aver metà trofeo in bacheca.