Un problema quello dei furti nel Vallo di Diano che sta prendendo sembianze di sgomento da parte dei cittadini che si rifugiano dietro un velo di paura e di rabbia che si ripercuote nel quotidiano vivere. Bande organizzate e non che agiscono prevalentemente a notte inoltrata saccheggiando e portando via ogni cosa, seminando panico e allarme, smembrando l’oasi felice che fino a qualche tempo classificava il Diano tra i posti più sicuri dello Stivale. Sarà la crisi, sarà la multi etnicità, sta di fatto che la tendenza si è letteralmente capovolta. Oggi assistiamo impotenti subendo passivamente questo malaffare. Da piccoli furti consumati per lo più da ladruncoli affamati, a veri e propri raid di bande specializzate che addirittura aggrediscono e consumano violenza fisica su malcapitati. Il grave episodio accaduto qualche giorno fa a Padula nei confronti di un noto farmacista (Diego Di Novella, ndr !!), picchiato e immobilizzato da due, forse tre, o quattro ladri all’interno della sua abitazione, è la testimonianza che il problema sta degenerando e la fiducia dei cittadini nei confronti dei tutori dell’ordine è ai minimi storici. Detto questo, non vogliamo assolutamente condannare nessuno, anzi si apprezza lo sforzo che i carabinieri e la polizia fanno per infrenare la piaga, controlli assidui, pattuglie sul territorio, posti di blocco nei punti strategici e via cantando. Tutto ciò evidentemente non basta . Spesso siamo anche noi comuni mortali che presi dalla frenesia del correre quotidiano, lasciamo via libera ai malintenzionati , dimenticandoci quelle regole basilari che potrebbero in qualche modo scoraggiare o rendere più difficile l’accesso in casa ai ladri. Ecco riassunte in poche tracce le principali precauzioni da tenere in considerazione per lenire e forse scoraggiare eventuali ospiti indesiderati: Chiudere sempre tutti gli ingressi. Installare: Dispositivi antifurto possibilmente collegati a numeri di soccorso pubblico 112 o 113; Porta blindata con spioncino; Videocitofono o telecamere a circuito chiuso; Grate alle finestre o vetri antisfondamento. Illuminare le zone buie. Non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore. In caso di presenza di oggetti di valore, fotografarli e conservare un’accurata descrizione dei medesimi. Non mandare bambini o anziani ad aprire la porta tranne si tratti di conoscenti. Nei casi di assenza lasciare alcune luci e/o la radio e/o la televisione accesi (in commercio esistono timer per programmare l’accensione/spegnimento in tempi stabiliti). Non lasciare mai la chiave sotto lo zerbino o in posti facilmente intuibili. Ricordare che in caso di furto i primi posti esaminati dai ladri sono armadi, cassetti, vestiti, vasi, quadri, letti e tappeti. In caso di serratura manomessa o di portone socchiuso, non entrare e chiamare subito il 112 o il 113. Proteggere l’interruttore generale, se all’esterno, con una cassetta metallica che impedisca il distacco della corrente da parte di malintenzionati. Ricordare che i ladri/rapinatori prima di colpire procedono a sopralluoghi nei giorni precedenti, per cui se si notano persone/auto sospette nei paraggi avvertire subito le Forze di Polizia. Non dimenticare che la reciproca collaborazione tra vicini e/o un cane da guardia, possono rivestire un ruolo fondamentale.
direttore: Aldo Bianchini