SANZA – Dire PD di questi tempi è sinonimo di confusione, una politica di sfascio che contempla in se la sinergia autodistruttiva di anni passati all’insegna di un conservatorismo asfissiante che ha negato qualsivoglia accesso nella politica vissuta specialmente alle nuove generazioni, che hanno dovuto autoemarginarsi dinanzi a veri e propri muri di cemento armato messi in essere da chi del potere ne ha fatto uno sporco mestiere. Sempre più giovani disinteressati agli eventi politici, danno forza ai valori di poltrona che si sono consolidati negli anni dando vita ad un circolo vizioso fatto di clientelismo e di collusione. Un quadro drammatico che getta nel “baratro” le speranze dei giovani disseminando tra loro azioni di antipolitica che spesso sfociano nel nulla. Quindi cosa fare? A dare la risposta ci pensa il Circolo del PD di Sanza, che infrangendo quelle che sono le regole della politica di consuetudine, annovera tra le sue fila un gruppo di giovani tra i 18 e i 20 anni col preciso intento di cambiare i luoghi comuni. Ricominciare dalla “Sezione”, un luogo di cultura oltre che di politica. Un progetto ben definito che si propone l’ambizioso obiettivo di definire una strategia per attuare i diritti e non solo declamarli. Lo scopo principe è quello di formare una futura classe dirigente preparata e dedita alla politica del benessere collettivo. Superare il disorientamento delle giovani generazioni, per andare oltre i servizi e guardare direttamente le persone. Il lavoro nasce dalla necessità di dotarsi di strumenti normativi e finanziari per affrontare in modo strategico il futuro del nostro Comune, del nostro Territorio, mettendo al centro dell’azione i cittadini che crescono. Dare fiducia ai giovani dunque, questo il motto , nuova linfa capace di spezzare quelle catene che hanno sistematicamente squarciato e messo all’angolo la dignità dei cittadini. Una politica di trasparenza accompagnata dai fatti, illuminare finalmente quel palazzo di vetro tanto decantato ma puntualmente oscurato dal malaffare e dalla ingordigia di potere. Sanza vuole emergere, vuole dettare i tempi, vuole cambiare gli schemi rinnovando e rigenerando lo status della parola politica. I giovani al centro con responsabilità e interesse nei confronti del presente ma soprattutto nella costruzione di un futuro che li vede direttamente protagonisti.
direttore: Aldo Bianchini