Alfonso D’Alessio
Il carisma paolino è straordinariamente attuale e urgente, e costituisce una forte sfida al mondo d’oggi. Annunciare Cristo, farlo utilizzando e abitando i mezzi della comunicazione sociale, è un dovere di ogni cristiano. Trascurare quest’obbligo sarebbe una gravissima colpa. Quale, dunque, il cuore della spiritualità paolina? E’ Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Solo vivendo in lui, è possibile comunicare con passione il suo Vangelo. Una spiritualità piena, totale, che porta tutta la persona a Dio: mente, volontà, cuore, corpo e forze fisiche. Ad incarnare questa urgenza e, in verità precursore di essa, è stato don Giacomo Alberione sacerdote nato a Fossano 4 aprile 1884, morto a Roma il 26 novembre1971 e proclamato beato da Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003. Il sacerdote piemontese affermava che “la santità è la testardaggine di fare la volontà di Dio”, e per praticare tale risolutezza fondò la famiglia paolina. Essa è un insieme di istituti di vita religiosa che, come sale e luce del mondo, portano Cristo agli uomini e gli uomini a Cristo. La spiritualità paolina è dono riservato solo a chi sceglie di consacrarsi nella vita religiosa? Certo che no! Fondata nel 1917 l’Associazione dei Cooperatori Paolini si estende a raggio mondiale ed è presente pure nell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno attraverso una sezione di cui è responsabile Antonietta Rago. I cooperatori sono dunque laici impegnati, uomini e donne, giovani e adulti, che credono nel valore e nell’ideale del dono soprannaturale ricevuto e trasmesso da don Alberione e, rimanendo nel proprio stato, sono uniti in spirito e in opere a tutta la famiglia paolina. Vocazione alla santità ad ampio spettro, cammino aperto a tutti e nel quale, tutti, possono diventare protagonisti nell’annuncio della salvezza. Nella città capofila della provincia salernitana vi è anche una comunità religiosa delle Figlie di San Paolo, comunemente chiamate paoline, che attraverso la loro libreria, storica e tra le prime aperte in Italia, offrono la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’editoria cattolica. Camminare oggi sulle orme dell’apostolo delle genti, è dunque possibile anche grazie alle sollecitazioni che giungono da questi fratelli e sorelle, religiosi e laici, che donano quotidianamente la loro vita nell’annuncio attraverso i media. Un grazie è doveroso.