Filippo Ispirato
Il 17 Gennaio scorso è stato inaugurato un pozzo in un villaggio del Burkina Faso, grazie ad un progetto fortemente voluto, e realizzato in breve tempo, dal primario dell’unità di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Fucito di Mercato San Severino, il Dr. Vincenzo Capuano, e dal dirigente medico delle struttura, Dr.ssa Liberata Ricciardi, in collaborazione con alcune associazioni di volontariato, nella persona di Rosalba Leo, responsabile del progetto VIP, di prevenzione cardiovascolare in provincia di Salerno nell’ambito del programma “Trasformiamo fumo e grasso in acqua”, e del parroco della cittadina della valle dell’Irno, Don Crescenzo Aliberti. Il Burkina Faso, già Repubblica dell’Alto Volta ed ex colonia francese fino al 1960, è attualmente uno dei paesi più poveri del continente africano, con gravi carenze sociali e sanitarie. Acqua ed elettricità, beni-servizi dati per scontati in Europa, qui rappresentano un bene scarso e difficilmente a disposizione della popolazione se non nella capitale Ouagadougou e nei principali centri cittadini. Le zone rurali sono completamente abbandonate a loro stesse: per questa ragione è stato scelto il villaggio di Toukodoko, i cui abitanti sono costretti a percorrere diversi kilometri al giorno per l’approvvigionamento idrico, e spesso la qualità dell’acqua è pessima ed altamente contaminata da colibatteri, escrementi ed insetti. Con questo gesto, all’apparenza piccolo, è stato possibile dare un aiuto valido e concreto agli abitanti del villaggio di Toukodoko, che potranno rifornirsi d’acqua in loco evitando la ricerca per kilometri di acqua di pessima qualità. Il pozzo è stato intitolato ad Alfonso Ricciardi, compianto fratello della Dottoressa Liberata Ricciardi, che per anni si è dedicato al volontariato nella sua città, Mercato San Severino, curandone diversi progetti, tra cui l’acquisto di un’ambulanza per la Croce Rossa locale; oggi 9 Aprile ricorre il quattordicesimo anniversario della sua scomparsa. Questo progetto, come affermato dalla Dr.ssa Ricciardi, è stato possibile grazie ai fondi raccolti nell’arco di pochi mesi nel circondario di Mercato San Severino da parte di istituzioni private e pubbliche, ma soprattutto grazie al contributo di singoli cittadini che hanno creduto fortemente nella validità di un’iniziativa che ha rappresentato molto per gli abitanti del villaggio.
Queste iniziative dimostrano che la solidarietà può portare alla costruzione di un mondo più giusto.
La realizzazione di pozzi d’acqua può rendere la popolazione africana meno dipendente da fattori ambientali e umani e può far si che l’acqua diventi realmente un diritto fondamentale ed universale!
Complimenti!