Alfonso D’Alessio
Quanti auguri vuoti si scambieranno in questa settimana di Pasqua. Auguri, baci, abbracci, strette di mano che per l’essere di circostanza rischiano di ferire più di un decoroso silenzio. Ma fortunatamente non è per tutti così. C’è chi riempie l’augurio pasquale con il senso che deriva dall’origine. Gesù è risorto! Il macigno posto davanti il sepolcro è rotolato, e la tomba è vuota. Un vuoto che è pienezza, pienezza della vita che ha definitivamente sconfitto la morte. L’augurio di Pasqua è dunque augurio di vita, perché se con Cristo verremo sepolti, insieme con Lui risorgeremo. La croce, risposta d’amore di Dio all’uomo che lo aveva tradito e rinnegato, è diventata “collocazione provvisoria”, come mirabilmente l’ha definita don Tonino Bello, indimenticato e profetico vescovo di Molfetta. E allora la gioia ci deve pervadere, dobbiamo diventare quotidianamente cantori dell’alleluia pasquale. Non c’è povertà, vecchia o nuova, che non possa cambiare, non c’è tristezza antica che tenga, nulla può resistere all’urto folgorante del Cristo risorto. Non c’è scetticismo che possa attenuare la novità dell’annuncio pasquale. Tutto è rinnovato, ad iniziare dal cuore umano che non trova pace se non in Dio. Occorre solo frantumare le paure di lasciarsi amare e contagiare dall’amore che, a sua volta, richiede naturalmente di essere espanso a quanti incontriamo. Come si fa a non vivere questa letizia? Perché continuare ad ostinarsi di vivere il non senso chiudendoci all’amore di Gesù? E allora auguri, che il cuore sia un luogo nuovo, non riempito di merce nuova, ma esso stesso nuovo, commisurato con quello di Cristo così da non invecchiare mai. Auguri per l’ingresso nella logica del dono, che guardi agli ultimi con il desiderio di renderli pari e che della condivisione fa lo stile della vita. Auguri di senso, l’unico senso che riempie la vita: amare e sentirsi amati come Gesù fa per ciascuno. Buona settimana di Pasqua!