Da Ugo Maria Tassinari
POTENZA – È attivo da circa due anni presso l’AOR San Carlo il centro per lo screening dell’Ipertensione Polmonare, malattia rara che, causata da molteplici fattori, porta al deterioramento progressivo della circolazione polmonare, allo scompenso cardiaco e infine alla morte. Da circa 15 anni, tuttavia, sono state messe in campo terapie farmacologiche in grado di limitare la velocità di evoluzione della malattia, consentendo al contempo una migliore qualità della vita. Tali terapie sono però caratterizzate da costi molto elevati, e per l’impegno diagnostico della patologia e per i risvolti clinici che si registrano sui pazienti trattati, motivo questo che ha costretto per anni gli affetti da ipertensione polmonare a raggiungere con difficoltà non trascurabili i pochi centri di riferimento, e dunque mete extraregionali, spesso nel nord d’Italia. L’AOR San Carlo con le attività ambulatoriali di Day Service rappresenta una grande svolta per i pazienti della regione e delle regioni limitrofe colpiti da tale malattia. Con una corsia preferenziale e tempi d’attesa pari a zero, il Centro per lo screening dell’Ipertensione Polmonare offre attività di diagnosi, ricovero e cura all’interno dell’U.O. Cardiologia Medica diretta dal dr. A. Lopizzo con tutte le metodiche dedicate presenti nel Dipartimento di Cardiologia, cure appropriate e farmaci specifici e costosi, il tutto evitando gli stressanti viaggi della speranza. Possono essere facilmente sottoposte a screening ed eventuale follow up programmato per scongiurare l’insorgenza di questa patologia persone affette da tromboembolia polmonare, cardiopatie congenite dell’adulto, malattie del connettivo, valvulopatie non trattate e familiarità per ipertensione polmonare. A tale scopo il centro collabora attivamente con le altre Unità Operative dell’Azienda e in particolare con il Dipartimento di Reumatologia, l’U.O. Medicina d’Urgenza e l’U.O. Pneumologia. Attualmente fanno riferimento al centro circa 500 pazienti, 20 dei quali sono in trattamento con farmaci specifici; nell’ultimo anno sono state fornite 1200 prestazioni oltre quelle erogate tramite CUP, con tempi pari a zero. La responsabilità è affidata al dr. Italo De Tommaso. Unico centro regionale dedicato allo studio e alla cura di questa malattia, è stato anche coinvolto di recente in studi epidemiologici di livello nazionale e rappresenta oggi un buon esempio della pratica di riorganizzazione ambulatoriale, fiore all’occhiello di una sanità corredata da un’ampia offerta diagnostica e terapeutica, attenta e rispettosa delle risorse e dei bisogni dell’utenza.