Da Alfonso Senatore (pres. Città Unita)
L’effervescente situazione cavese post-elettorale tiene aperto il dibattito in città, alla ricerca di una soluzione che eviti problemi di gestione esistenti.
Lancio, pertanto, un appello all’unità di tutte le forze politiche, di destra, centro e di sinistra, categorie professioni, sindacati e cittadini singoli o associati per poter contribuire allo sviluppo di Cava de’ Tirreni, al momento fermo in un totale e pericoloso stallo.
Che sia ben inteso io non voglio nulla né per me, né per la mia famiglia nè per i miei amici e collaboratori politici. Per fortuna non ne abbiamo bisogno, e comunque troveremo sicuramente qualche cretino fazioso ed ignorante che lo penserà e l’ andra’ dicendo. Ma i fatti lo contraddiranno e lo smentiranno.
Nessun posto al sole, ma solamente collaborazione, senza incarichi, in un momento drammatico per Cava e l’Italia tutta .
Basta scontri politici-ideologici e di bassa bottega.
La politica cavese oramai è presa da un totale sbandamento, tanto da rispecchiare la situazione nazionale.
I cittadini non ne possono più e in questo drammatico momento vogliono solamente almeno sperare nella possibilità di un futuro, specie per i propri figli, ma con il clima politico attuale nazionale c’è poco da essere ottimisti.
Eppure una strada all’orizzonte ci sarebbe.
L’amministrazione attuale purtroppo in questi anni, non ha posto basi solide al fine di suscitare importanti investimenti sul nostro territorio metelliano, con i quali offrire a imprese, lavoratori e professionisti, la possibilità di contribuire con il loro lavoro e impegno , allo sviluppo di Cava che langue nell’ attesa di spirare l’ ultimo sospiro.
Per questo vi è la necessità impellente di stipulare un patto d’onore di legislatura per l’attuazione di provvedimenti strategici per lo sviluppo e per ritornare a dare lavoro.
E’ finita, come dice Grillo, un’epoca, sono cambiate le regole e il clientelismo becero, che vede gli uomini sbagliati al posto giusto, non premia più. Anzi si va a finire in galera.
Bisogna, invece, riappropriarci di un ruolo squisitamente politico e di programmazione con competenza e rapidità.
L’attuale maggioranza, deve far tesoro delle istanze che provengono dalle forze sociali,- (imprenditori e lavoratori in protesta)-, attraverso il confronto democratico, invitando le forze politiche,sindacali e i rappresentanti di categoria a un tavolo di discussione per stabilire priorità e percorsi e per il monitoraggio delle azioni messe in campo, senza paura e soprattutto senza indugiare.
Sottolineo inoltre ed è importante e imminente la partita dei provvedimenti legati al governo del territorio, sia per la questione edilizia privata, sia per quanto riguarda lo sviluppo turistico-alberghiero e non, tutti provvedimenti che non essendo posti all’attenzione del consiglio comunale non vengono discussi.
Ritengo di dover porre a tutti gli organi competenti e alla istituzione tutta la questione sviluppo individuando e utilizzando tutte le risorse esistenti; i finanziamenti Europei,nazionalie regionali e gli interventi coinvolgenti privati e il tempo strettamente necessario per attuare misure e provvedimenti vitali che portino a dei risultati concreti per il territorio, sperando che inutili punti posti,- come spesso e, forse sempre, all’ordine del giorno di consigli comunali,- facciano solo da contorno a questioni che sono invece di grande rilevanza strategica e di prospettiva per l’intera città di Cava.
Vivere o morire dipende da quanto umilmente ho sopra evidenziato.
Non perdiamo persino la speranza di sperare. Sarebbe un crimine che invoca vendetta.
Cava de’ Tirreni, li 26/03/2013