SALERNO – Il viso raggiante, quasi ironico, dell’on. Andrea Cioffi, salernitano del Movimento Cinque Stelle (M5S), proposto in tutte le salse sui vari schermi televisivi del grandi network, direttamente da Piazza Montecitorio, mi ha fatto ritornare con la mente all’ottimo articolo del nostro opinionista, prof. Michele Ingenito, sull’insostenibile pesantezza dell’essere dei componenti il movimento cinque stelle, cioè “i grillini”. Einmal-keinmal <<una volta accaduto, mai accaduto>> in politica non esiste (ha perfettamente ragione Ingenito) perché, invece, è vero che <<una volta accaduto, mai più accadrà>>. E’ questa la sintesi perfetta di quanto accaduto nel movimento di Grillo alla “prima trappola” sapientemente e scientificamente predisposta dai soloni del Partito Democratico (PD) con la inconsapevole complicità del Popolo della Libertà (PdL) che ha prodotto, al senato, l’elezione di Piero Grasso alla presidenza più ambita, la seconda carica dello Stato. Ma se è accaduto una volta perché non dovrebbe accadere mai più ? Perché Grillo, da ottimo imbonitore, è corso subito ai ripari; prima ha minacciato i suoi di ostracismo e di espulsione dal movimento e poi, resosi conto che poteva rimanere da solo con il suo fido Gianroberto Casaleggio (studioso dell’immagine del movimento), ha cercato di addebitare al PD ed al PdL la presunta trappola secondo cui i grillini per evitare di far lievitare le possibilità di Schifani hanno votato per Grasso. Il ricorso al “complotto” o alla “trappola” è una costante nei discorsi aggressivi di Beppe Grillo, solo così può far presa sull’immaginario collettivo dell’elettore medio. Difficile, quindi, che accada ancora, anche perché tutti i grillini sanno benissimo che senza la copertura del simbolo di Grillo non andrebbero da nessuna parte ed al massimo potrebbero sopravvivere per questo scorcio di legislatura, se come si dice si dovrebbe tornare alle urne in fretta. I grillini presi singolarmente riuscirebbero a raggranellare soltanto una manciata di voti a testa; il caso di Andrea Cioffi (candidato a sindaco di Salerno nel 2011) è molto eloquente. L’ingegnere salernitano contro i mostri sacri locali non è riuscito neppure ad entrare in consiglio comunale; con Grillo, invece, gli si sono spalancate davanti le porte del Parlamento nazionale. Qualcosa, dunque, questi “onorevoli ragazzini” che vogliono essere chiamati “cittadini deputati” devono restituire al loro mitico capo che da solo e solo con le sue parole è riuscito a spedire in parlamento un plotone di oltre centocinquanta eletti. Altro che “deputati nominati” come accade in tutti gli altri partiti, nel movimento di Grillo c’è un valore aggiunto: oltre ad essere stati nominati sono anche stati sospinti a viva forza ed a voce alta dal loro capo che neppure li conosce tutti e che con sorpresa comincia a capire che qualcuno, o più di qualcuno, è pronto a tradirlo ad ogni tornata delle migliaia di votazioni che ci saranno nei due rami del Parlamento. Sembra, però, che “i grillini” abbiano fatto proprio il principio, enunciato da Milan Kundera nel romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, che rivendica la tesi dell’unicità della vita all’insegna del principio che ciò che si verifica una sola volta è come se non fosse mai accaduto: einmal-keinmal. Le vicende d’amore e di anarchia dei quattro protagonisti del romanzo di Kundera saranno applicabili agli oltre centocinquanta grillini in Parlamento affinchè quello che si è verificato una sola volta (almeno fino a questo momento) passi alla storia “come mai accaduto” e che, soprattutto, non si verifichi mai più? Le cronache dei prossimi giorni ci diranno la verità.
direttore: Aldo Bianchini