Aldo Moro: rapimento e uccisione

Maddalena Mascolo

SALERNO – La mattina del 16 marzo del 1978, trentacinque anni fa, venne rapito in Via Fani a Roma l’allora presidente nazionale della DC (Democrazia Cristiana) ALDO ROMEO LUIGI MORO. Nel corso dell’agguato pro rapimento le BR (Brigate Rosse) massacrarono i cinque uomini della scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi). Cinquantacinque giorni dopo, il 9 maggio 1978, il corpo senza vita di Moro fu ritrovato in una Renault rossa in Via Caetani (a metà strada tra la sede della DC in Piazza del Gesù e la sede del PCI in Via delle Botteghe Oscure). Era stato tenuto prigioniero in un covo di Via Montalcini a Roma. La sfida allo Stato da parte delle BR toccò l’apice e da quel momento fatalmente iniziò la parabola discendente. Gli Organi dello Stato rinserrarono le fila e partì la grande offensiva politico-militare contro il terrorismo che in quegli anni aveva auto punte mortali sia a destra che a sinistra. Fu sepolto nel comune di Torrita Tiberina, piccolo paese della provincia romana dove lo statista amava soggiornare. Aveva 61 anni. Papa Paolo VI officiò una solenne commemorazione funebre pubblica per la scomparsa di Aldo Moro, amico di sempre e alleato, a cui parteciparono le personalità politiche. Il funerale venne trasmesso in diretta tv a reti unificate; fu anche la prima esperienza televisiva del genere. Questa cerimonia funebre venne celebrata senza il corpo dello statista per esplicito volere della famiglia, che non vi partecipò, ritenendo che lo stato italiano poco o nulla avesse fatto per salvare la vita di Moro, rifiutando il funerale di stato e scegliendo di svolgere le esequie dello statista in forma privata. Dalla prigionia Aldo Moro scrisse moltissime lettere ai familiari, parenti, amici e politici. Soltanto 38 lettere furono rese di pubblico dominio. Molti dei suoi assassini e complici furono catturati negli anni successivi; molti misteri permangono ancora sul perché e sulle modalità di quel terribile agguato di Via Fani. Domani su questo stesso giornale sarà pubblicato un racconto su quei fatti dal nostro direttore.

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