Da uff.stampa Comunità Montana
PADULA – La conferenza dei Sindaci convocata ai sensi dell’art. 46 dello Statuto tenutasi il giorno 1 marzo nella sede della Comunità Montana Vallo di Diano presenti i Sindaci e/o funzionari dei Comuni di Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano S/M, Padula, Sala Consilina, San Rufo, Sassano, Teggiano ha riesaminato la problematica relativa alla Stazione Elettrica in corso di realizzazione da parte di TERNA spa a Montesano Scalo in località Tempa San Pietro, espone alle SS.:LL. quanto segue. Dopo le comunicazioni di rito del Presidente della conferenza, arch. Raffaele Accetta, che ha rappresentato il suo incondizionato sostegno all’azione intrapresa dal Comune di Montesano atta a scongiurare la realizzazione della citata stazione elettrica in prossimità delle abitazioni della Frazione Scalo, ha ribadito la ferma contrarietà del territorio del Vallo di Diano a subire passivamente le scelte di politica di pianificazione ed energetiche calate dall’alto incompatibili con le scelte di sviluppo eco sostenibile operate in sede locale. A tal proposito cita la problematica delle trivellazioni petrolifere da parte della Società SHELL scongiurate dalla ferma opposizione di tutti le espressioni rappresentative esistenti nel Vallo di Diano ed anche dalla netta contrarietà della Regione Campania. Interviene il Sindaco di Montesano sulla Marcellana, Donato FIORE VOLENTINI, che ricostruisce l’intera vicenda ripercorrendone le varie fasi da cui si evince chiaramente il raggiro perpetrato ai danni del Comune da parte di alcune società e di TERNA spa, al fine di introdurre all’interno di un progetto per la realizzazione di un parco eolico, la realizzazione di una megastazione di ben 70.000 mq. a pochi metri da alcune abitazioni private e a solo 300 metri in linea d’aria da Montesano Scalo dove vivono oltre 2.000 persone oltre alla presenza di scuole di ogni ordine e grado e di innumerevoli attività economiche. L’autorizzazione alla realizzazione del parco eolico e della stazione deriva dal DD. 377 del 14.07.2010 emesso dall’Area Generale di Coordinamento, Sviluppo economico , Settore Regolazione dei Mercati a seguito della Conferenza dei Servizi indetta nelle date 11.9.2008 e 24.02.2010 nel corso delle quali alla luce dell’esame approfondito della procedura utilizzata emergono evidenti una serie di irregolarità e di illegittimità che necessitano dell’attento esame della Magistratura Ordinaria. Il fatto appare ancora più incredibile in quanto l’opera oltre ad essere un danno incombente per la salute e la pubblica incolumità e del tutto priva della proceduta di valutazione dell’impatto ambientale (VIA), del parere della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici, nonché ubicata in area vincolata tra due fiumi a distanze non regolamentari. Viene ribadita la grande preoccupazione per il dissequestro dell’area da parte della Magistratura di Sala Consilina concesso a seguito della sentenza del TAR del Lazio che ha annullato gli atti inibitori del Comune di Montesano in quanto non sarebbe stata impugnata nei termini l’autorizzazione regionale. Il Comune di Montesano ha appellato la sentenza del TAR al Consiglio di Stato, ma sussistono le preoccupazioni che l’eventuale ripresa dei lavori oltre a consentire il completamento dei lavori con tutti i problemi connessi , può innescare un grave problema di ordine pubblico in una popolazione che contesta fortemente l’opportunità e la legittimità dell’opera in quanto autorizzata dalla Regione Campania con un procedimento truffaldino operato in sede di conferenza dei servizi in cui i soggetti chiamati a decidere nella conferenza stessa non sono stati messi in condizione neanche di esaminare gli atti in quanto mai notificati . Inoltre, nel provvedimento unico regionale vengono concretizzati dei falsi evidenti per sviare l’attenzione dei partecipanti alla conferenza, in quanto vengono richiamati a supporto della citata autorizzazione unica regionale n.377/2010 pareri espressi sia dalla Commissione VIA che dalla Soprintendenza su altre aree e/o addirittura in altri Comuni. Chiede, pertanto, un forte sostegno politico da parte di tutte le Amministrazioni del Vallo per riproporre con maggior forza a tutti gli Enti interessati ed alla Magistratura le proprie ragioni soprattutto sotto l’aspetto della tutela della salute. Interviene nella discussione il Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino che per sua competenza specifica evidenzia la pericolosità di un impianto del genere dal punto di vista sanitario per cui occorre intervenire a sostegno dei ricorsi e degli atti prodotti anche con ulteriori approfondimenti scientifici, in quanto è stato suggerito anche dall’Istituto Superiore di Sanità che i campi magnetici generati dalle linee di alta tensione (come da qualunque altra sorgente elettrica) possano favorire lo sviluppo della leucemia infantile. Ciò ha portato l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) a definire questi campi magnetici come possibilmente cancerogeni per l’uomo e che l’intensità del campo magnetico aumenta con la vicinanza dalla linea (pochi metri nel caso in esame) e dal carico della linea (380/150 Kv). Sono intervenuti inoltre tutti i Sindaci presenti, l’on.le Donato Pica ed i rappresentanti del Comitato cittadino contrario alla realizzazione della Centrale , tutti a sostegno dell’azione del Comune di Montesano che proseguirà con il ricorso al Consiglio di Stato, con l’inoltro alla Magistratura di questi ulteriori elementi di indagine , alla Regione Campania e con pubbliche manifestazioni di contrasto all’attività di TERNA.Per quanto sopra esposto, si chiede a tutti i destinatari della presente , per quanto di propria competenza di attivarsi per la risoluzione del problema principalmente e prioritariamente per la tutela del diritto costituzionale alla salute e per ripristinare la legalità in una vicenda in cui il Giudice penale ha tanto da indagare.
Padula lì 8 marzo 2013.
Il Presidente
Arch. Raffaele Accetta