SALERNO – Ieri mattina, domenica 24 febbraio 2013, poco dopo le ore 9.00 mi sono recato nel seggio n.68 per esprimere il mio diritto di voto. Un diritto inalienabile, da esercitare sempre,comunque e dovunque. Il voto non è soltanto un diritto ma anche una necessità, oltre che dovere. Bisogna, quindi, votare per non lasciare ad altri le scelte assolutamente importanti per il futuro di tutti noi. Bisogna pensare e scegliere con attenzione, ma bisogna farlo pur turandosi il naso, un po’ come ho fatto io ieri mattina andando al seggio. Mi sono turato il naso perché, in tutta sincerità il parterre elettorale di questo turno è davvero abbastanza scadente rispetto a quelli cui eravamo abituati in passato (ovviamente molto dipende dall’età degli elettori). Il mio è un invito al voto, fino alle ore 15.00 di oggi lo si potrà fare ed è giusto e doveroso farlo. Nella giornata di ieri, domenica, l’affluenza al voto è diminuita, anche se di poco ma è diminuita rispetto al 2008; non è stato un tracollo ma i risultati lasciano tutto lo spazio per commenti e riflessioni. C’è stato uno squarcio di diversi punti tra il voto nazionale e quello regionale nel segno, già noto, di una maggiore attenzione degli elettori verso le “cose di casa propria” e quando la scelta diventa meno imposta e più riconducibile a conoscenze dirette dei candidati e dei problemi da affrontare e risolvere. Ma c’è ancora tempo, c’è tutta la mattinata di oggi per sanare questo “gap” di affluenza nazionale rispetto a quella regionale e semmai per far avanzare entrambe verso vette superiori almeno all’80% degli aventi diritto al voto. La speranza è che il tempo,con le sue stravaganze climatiche, migliori sensibilmente e lasci votare con calma e serenità. La calma e la serenità ci son tutte, anche nei seggi più a rischio dell’hinterland napoletano, da Scampia ai Quartieri, tutto nel rispetto delle regole democratiche che governano da oltre cinquant’anni il Bel Paese. Siamo abituati a grandi affluenze elettorali, non siamo come i Paesi del Nord Europa e del Nord America, siamo più latini e, quindi, più portati per le grandi adunanze di piazza ed anche di espressione del consenso popolare. Del resto la nostra Costituzione, in merito alle riforme, parla sempre di “ampi consensi parlamentari”, frutto di quella cultura molto seria che abbiamo della partecipazione di massa. Per questo turno elettorale c’è anche una facilitazione sul piano tecnico in quanto, almeno nel nostro collegio, le schede sono leggibili facilmente con l’esposizione dei simboli dei vari partiti posizionati in maniera molto pratica e semplice. Basta apporre un segno sul simbolo prescelto e il gioco è fatto, non è complicato e per questo bisogna andare a votare. Poi vinca chi ha fatto una buona campagna elettorale e chi ha fatto promesse credibili e riversabili sulla maggior parte possibile di cittadini elettori. Il traguardo delle ore 15.00 di oggi è molto importante, qualche attimo dopo i media si scateneranno nelle proiezioni di “intenzione di voto” e poi, dopo qualche ora, nelle proiezioni di “voto” per finire a sera inoltrata con i “risultati definitivi”. Questa volta la serata e la nottata saranno lunghe, si comincia subito dopo le 15.00 con lo spoglio delle schede per il “Senato”, a seguire le schede per la “Camera” dei deputati. Infine il discorso ufficiale di chi ha vinto e le telefonate di cortesia di tutti coloro che hanno perso. Seguiranno le consultazioni del Capo dello Stato e l’incarico a chi dovrà formare il nuovo governo, con la speranza che duri per tutto il tempo della legislatura.
direttore: Aldo Bianchini
Caro Aldo, anche io sono andato a votare. E , come avevo promesso in tempi bui. quando molti ci davano per morti, ci saremmo risentiti dopo il voto.
Ricordi ? Ti avevo scritto che il PdL avrebbe dimostrato tutto il suo valore a Salerno. Lascio agli annali della cronaca il baratro nel quale il gruppuscolo legato all’on. Cirielli é caduto insieme alla protervia con la quale il suo esercito (?) era disceso nelle valli.
Senza potere, abbiamo dimostrato cos’é la Politica.
Siamo il Popolo della Libertà e la gente é dalla nostra parte, con noi e noi con loro. Grazie all’on. Mara Carfagna ed ai tanti amici che le sono stati vicini.
Ricordo a me stesso il finale del film ” Papillon” : maledetti bastardi , siamo ancora vivi !
E vincenti, grazie a Mara !