Le dimissioni di papa Joseph Ratzinger

 

Barbara Filippone

“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il  nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore con una vita dedicata alla preghiera la Santa Chiesa di Dio.”

 Con questo annuncio papa Ratzinger rende pubbliche le sue dimissioni giorno 11-02-2013.

Percorriamo alcuni punti del suo papato: Eletto dal Conclave il 19 aprile 2005, è il settimo papa tedesco; La scelta del nome la commenta così: “ Nome scelto per riallacciarmi a papa Benedetto XV che guido la Chiesa durante il primo conflitto mondiale.  ”Il 24/4/2005 nella sua messa d’inizio ministero egli dichiarava” Io debole servitore di Dio devo assumere compito inaudito: Tre Encicliche: “Deus caritas est” nel 2005, “Spe salvi” nel 2007, “Caritas in veritate” nel 2009; Ha presieduto cinque concistori e ha creato 90 cardinali; 24 viaggi all’estero. il primo in Germania nel 2005, l’ultimo in Libano nel 2012; 30 viaggi apostolici in Italia: il primo a Bari nel 2005, l’ultimo a Loreto nel 2012; Messaggi e preghiere per la pace e il dialogo tra le religioni. La notizia lascia attonito il mondo cattolico e non, lo stesso padre Lombardi, portavoce del Vaticano, che ha presieduto alla conferenza stampa è sembrato imbarazzato, perché colto di sorpresa come tutti quanti,  e costretto a dover dare notizia delle dimissioni,  per la prima volta infatti assistiamo alle dimissioni di un Santo Padre.  Padre Lombardi pur riconoscendo l’elevata mole d’impegni a cui il Papa  era sottoposto, non ha mai pensato che non fosse in condizioni di svolgere bene il suo ministero, era un giudizio che il Papa si riservava davanti a Dio, e nella valutazione delle esigenze che il Ministero gli imponeva lo hanno condotto a questa scelta. Non risulta nessuna malattia in corso che influisca su questa decisione, Lombardi continua dicendo che il Santo Padre  con la sua straordinaria onestà riconosce la non adeguatezza a svolgere il suo ministero, dovuta alla sua età avanzata,  ed evidentemente il Papa questo lo ha sentito e lo ha riconosciuto con una lucidità e un coraggio ammirevoli. Non è una decisione improvvisata, ma  maturata da qualche mese; è importante dire che Il Papa non intende condizionare i suoi successori, ma è solo una scelta personale che va rispettata.

A Pasqua dovrebbe esserci il nuovo Papa.

Il Papa fino al 28 febbraio eserciterà tutti gli appuntamenti ordinari previsti, come scrive il cardinale Sodano il quale aggiunge: “Il Papa ci sarà sempre vicino con la sua testimonianza e con la sua preghiera. Certo, le stelle nel cielo continueranno sempre a brillare e così brillerà sempre in mezzo a noi la stella del suo pontificato.” Attonita e silenziosa pur non avendo mai amato in maniera particolare questo Santo Papa per la prima volta, leggendo il suo annuncio, colgo le parole di un uomo umile e non di un Pontefice dimissionario. Certo questo suo gesto inedito nella storia della Chiesa eccetto, il rifiuto di papa Celestino V «colui che fece il gran rifiuto», come lo indica Dante, che nella Divina Commedia lo colloca nell’Antinferno tra gli Ignavi, pone la figura del  Papa come uomo prima, con la capacità di riconoscere di non essere più nel posto giusto, e come rappresentante della Chiesa dopo.

 

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