Aldo Bianchini
SALERNO – La storia de “Il Gregge” è per certi versi paradossale, per altri inquietanti. O forse è discutibile per entrambe le caratteristiche. Un gruppo di persone, di cui molti sacerdoti, tra i più influenti e stimati della diocesi salernitana, si ritrovano a pregare con una veggente (Caterina !!). La chiesa istituzionale non si pronuncia quasi mai su fenomeni riconosciuti universalmente, immaginarsi se lo fa per una veggente di periferia. Dunque non è dato sapere se siamo stati (perché la prima è defunta) di fronte ad una donna di particolari doti, o semplicemente dinnanzi ad una pia devota ovvero al cospetto di una mistificatrice. Domande assolutamente lecite per noi poveri cristiani, ma che dovrebbero essere più chiare per dei ministri di Dio. Eppure è successo quello di cui le cronache dei giornali sono state piene per mesi. Si parlò di investimenti immobiliari con la progettazione di un mega-edificio a forma di “stella di Davide”, con saloni per le celebrazioni e almeno un centinaio di appartamenti per civili abitazioni. Fu addirittura messa in piedi la cooperativa “Stella Maris”, dalla denominazione inequivoca, alla cui presidenza fu nominato proprio don Franco Fedullo (fonte La Città del 27.01.13). Sempre le cronache raccontano che “il caso del Gregge” venne alla luce anche a causa di alcune vibrate proteste da parte di chi era rimasto fuori da quella cooperativa messa in piedi per la costruzione degli alloggi abitativi, proteste che avrebbero potuto avere (ammesso che non l’abbiano avuta !!) una ricaduta in sede legale in ragione degli spostamenti dei flussi di denaro operati dalla stessa cooperativa. A questo punto scoppia il caso ed arriva la mano pesante dell’arcivescovo che prima accerta e poi, come dovuto, espone tutti i fatti con relative testimonianze alle Superiori Autorità Ecclesiastiche nel 2007. L’assunto di mons. Pierro era logico e semplice; la sua disamina del caso fondava le basi sul fatto che i presbiteri interessati alle riunioni de Il Gregge avevano cercato e cercavano di mantenere nella massima riservatezza, per non dire segretezza, il loro operato. Una relazione giusta e ovvia, difatti un sacerdote non può assolutamente praticare il “culto segreto” e tutto quello che fa lo deve fare alla luce del giorno e sotto la guida del capo della Chiesa locale (il Vescovo, ndr !!) che nell’ambito dell’organizzazione della Chiesa di Pietro non è altro che un “capo famiglia” premuroso, saggio e consigliere. La Chiesa, difatti, è organizzata in senso piramidale per ogni diocesi con alla guida il Vescovo a cui niente deve essere taciuto. Per questo la Chiesa ha retto anche l’urto della storia e della modernità; senza il rispetto di questi concetti cardine sarebbe già stata cancellata dalla nostra società; ovviamente la Chiesa è sempre molto attenta, senza mai trascendere nel fondamentalismo che è altra cosa. Dunque quella che sembrava essere una relazione molto corretta, reale ed inattaccabile suscita nelle alte sfere della Curia Romana una caterva di discussioni e di prese di posizioni. Insomma il documento dell’arcivescovo di Salerno, Mons. Gerardo Pierro, che doveva essere approvato in pochi minuti, tanto era stringatamente chiaro, viene stranamente bloccato e in favore di esso si schiera (così almeno si dice !!) addirittura S.Em. Card. RE che avoca a se il caso che è già nelle mani di S.Ecc. Angelo Amato ((segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede del Vaticano). Il risultato è che a distanza di anni dal polverone sollevato da Mons. Pierro, oggi arcivescovo emerito, ancora non c’è chiarezza. Su tutto il resto, però, due cose mi incuriosiscono. Perché tanta segretezza degli appartenenti al gregge sulla loro esperienza mistica? E se è vero, com’è vero, che il vescovo debba conoscere tutto, perché quella che apparirebbe una giusta recriminazione di Mons. Pierro non è stata ritenuta tale dal Vaticano? Alla prossima.
Con d Franco,la sua autentica vocazione sacerdotale….possiamo mettere la faccia.L auguro e’ superare le polemiche,per il bene della Chiesa ,perche’ anche Pierro ha fatto tanto da Vescovo.Le liti servono ai nemici della Chiesa,la verita’ la troviamo davanti a Dio.
La Chiesa è sempre chiamata a vigilare su quello che avviene. Pensiamo al discernimento verso i gruppi, i movimenti e le nuove comunità. Oppure alle apparizioni. E’ sempre nel tempo e dopo aver vagliato ogni aspetto di ecclesialità che emette un giudizio. Infatti diversi movimenti, associazioni, comunità sono stati riconosciuti “coessenziali” alla missione della Chiesa. Anche le stesse apparizioni come Lourdes e Fatima e altre vengono riconosciute autentiche nel tempo. C’è una bella espressione di S. Paolo che dice: “Non siamo padroni della vostra fede, ma collaboratori della vostra gioia”. Mi ricordo ad un incontro c’era un cardinale che stava ancora parlando, quando arrivò in sala – la si stava aspettando – Madre Teresa di Calcutta. Il cardinale lasciò che Madre Teresa finisse il suo, come sempre semplice e grande intervento, e prima di riprendere – ricordo ancora bene le parole esatte – disse: “Quando lo Spirito parla in questi termini anche la Gerarchia deve farsi da parte”.
Nella sua autorità il Vescovo è chiamato innanzi tutto ad essere padre, e con saggio discernimento verificare se veramente è azione dello Spirito che: “Parla e soffia dove vuole”, senza imporre una propria visione della Chiesa.
Bello.
Lotte politiche in Chiesa : che pena
Non mi sta mica censurando!?!?!
…Facciamo chiarezza… ma giusto per solleticare un po’ l’ironia e senza polemica! :))
1) Il Vescovo Pierro e’ stato costantemente malguidato (vedi ANGELLARA HOME per cui e’ stato CONDANNATO) e mi dispiace ma se lo intervistasse ora sono sicuro che avrebbe delle sorprese…
2) Lei puo’ scrivere tranquillamente su novella 2000 ma tutto quello fin’ora riportato non ha alcun fondamento di verita’!! Anzi la inviterei ad andare nelle Parrocchie di questi Sacerdoti per verificarne la rettitudine!
3) Il caso Gregge scoppia quando Sua Eccellenza Mons. Gerardo Pierro impone ai sacerdoti locali di firmare una sorta di lettera per screditare Don Carlo Magna reo di aver comunicato al VATICANO alcune anomalie (cosi’ le voglio definire per essere cortese verso la sua ignoranza) che si appalesavano nel Seminario di Salerno, il povero Magna aveva piu’ volte sollecitato l’intervento di Pierro presso la struttura ma con risultati nulli.
Le ‘Anomalie’ di cui sopra hanno poi visto anche l’intervento di un commissario con la conseguente rimozione del vecchio staff ed il reintegro (mai operato da Pierro) di Don Carlo.
Quindi il ‘caso seminario’ e’ stato risolto a favore di Don Carlo ed i famigerati ‘reprobi’ hanno fatto bene a non screditare ‘per partito preso’ un loro confratello.
La cosa bella e’ che lo avrebbero fatto a prescindere dalle implicazioni del Gregge, perche’, le posso garantire che si parla di Uomini e non opportunisti! ,…ma queste categorie sfuggono al ‘Palazzo’ comunque i fatti contano e conta che Roma ha praticamente ‘dolcemente’ rimosso tutta la vecchia gestione! :))
La mia domanda e’ questa? Secondo Lei tutto questo e’ opera di una congiura ad opera di 13 Sacerdoti!? Mi sembra un po’ assurdo…Forse c’e’ qualcosa di piu’ grosso sotto che lei fa finta di non vedere…o di non ricordare!
Pierro fino a quel momento sapeva tutto del Gregge (e non ha mai detto niente, chi nega questo nega una verita’ acclarata : ‘in Curia pure le mura parlano…;)))’ ) ed anzi si e’ sempre circondato di quei sacerdoti per gli incarichi piu’ delicati, e vuoi vedere che erano ‘garanzia di qualita” per lui’? Chissa’!?!!? I fatti storici pero’ ci dicono questo…non il contrario! ))
4) Tutte le mirabolanti storie che racconta sono degne di un romanzo affascinante, per carita’, ma non corrispondono al vero con buona pace di chi si ostina ancora a gettare fango su Don Franco e per fortuna non sono io che lo dico ma le centinaia di persone che lo conoscono del Gregge o fuori dal Gregge… poi se Lei avesse il buon cuore di accertare quanti poveri transitano per San Domenico potrebbe attestare quanto le dico…(ma non lo fara’!!! e’ troppo concentrato sulla prossima puntata!)
5) Tutto quello che viene scritto o mormorato (in curia) a sfavore o per screditare le persone, i preti e l’Associazione non fa altro che rafforzare le posizioni di chi e’ innocente… quindi, mi auguro che continuiate a scrivere su questa storia(in maniera favolistica come ora) cosicche’ da Roma saranno costretti a reintervenire per stabilire la Verita’!! ))…ed io mi possa divertire come ora!!!
…Grazie!…
…restero’ sintonizzato… ultimamente non trasmettono cose divertenti in tv! …magari le trovo qui in rete!!! :))
Gentile direttore, sono un suo giovane (parlando di attività) collega. Mi meravaglia tutto questo astio nei confronti di don Fedullo in particolare. mi meravigliano anche i tempi, cioè appena si è saputo di una sua possibile nomina a vescovo. Mi meraviglia anche che si sia parlato solo di due dei tre papabili a ricoprire questa carica, del terzo non si è fatto nemmeno il nome. Evidentemente è un modo per bruciare i primi due, fedullo e napolitano. In merito alla vicenda gregge che, per motivi di lavoro, ho avuto modo di approfondire, le posso assicurare che tutto ciò che si dice è vero in minima, infinitesimale parte. Sulla questione della riservatezza non ci ho capito molto nemmeno io e non ho spiegazioni da dare, ma posso escludere che il motivo sia quello di nascondere cose losche o poco ortodosse. Ho assistito ad alcuni incontri di preghiera, per carità lunghi, ma le preghiere sono esattamente uguali a quelle dette in ogni altra chiesa cattolica. Sulla questione della vegente non mi pronuncio, visto che non sono riscontrabili comportamenti contrari alla fede, è vero o non è vero non spetta a noi stabilirlo.
Sulla questione Pierro, invece, sposo in pieno quanto detto nel precedente commento e aggiungo, che l’ex arcivescovo sapeva da tempo di questo gruppo e che mi pare la persona meno adatta a fare prediche. Sarà stato perchè male consigliato o perchè sprovveduto (ma non credo) sta di fatto che ha messo la chiesa salernitana in una situazione ridicola.
Visto che le sue fonti in curia la tengono così bene aggiornato, perchè non riporta anche dei buchi di denaro incredibili che l’arcivescovo Moretti ha trovato e sta scoprendo nel corso della sua gestione? Che fine hanno fatto questi soldi? Come li ha spesi Pierro e il suo enturage?
Aggiungo e concludo che le voci andrebbero verificate. Costruzioni a forma di stella di Davide??? queste sono fantasie di qualche prete che evidentemente non ha anime a cui badare e cova invidie, peccato mortalissimo per un prete. Un ultimo passaggio sull’articolo apparso sulla Città. Mi spiace per la collega e per chi lo ha pubblicato, ma un articolo del genere, senza capo né coda, non può essere pubblicato. “I sacerdoti vogliono mantenere l’anonimato”, troppo facile, chiunque potrebbe scrivere di tutto così. Almeno in questo lei, caro direttore, ci mette la faccia ed esrpime le sue considerazioni, le consiglierei solo di verificare le sue fonti, soprattutto perchè non le dicono tutto.
La prego di non censurarmi, altrimenti avrei la spiacevole sensazione che ci sia un pilota dietro tutto questo attacco mediatico, la cosa mi dispiacerebbe molto, specie per lei, che considero uomo libero e ben avveduto.
La mia opinione è che sulla questione “Gregge” molti avevano puntato per la destituzione di Mons. Pierro. Ed infatti, per poco non vi fu l’avvicendamento.
Cordiali saluti.
Pasinato
Il gregge?
Uno dei tanti misteri italiani