Quale opportunità dallo spread più basso?

Filippo Ispirato

Nei giorni scorsi abbiamo potuto leggere sulle pagine dei principali quotidiani finanziari e riviste specializzate che i nostri titoli di stato, tanto bistrattati poco più di un anno fa, sono stati acquistati in grande quantità dagli investitori stranieri.

L’ultima emissione del Btp a quindici anni e scadenza 01 Settembre 2028, il cui collocamento ammonta a ca 6 miliardi di euro, è stato acquistata per il 60% da investitori stranieri, in particolare inglesi, tedeschi e francesi, a seguito della ritrovata fiducia nei confronti del nostro paese.

Quanto ci sia stato di vero pericolo in passato per la sostenibilità del debito del nostro paese e quanto sia stato dettato dalla mera speculazione finanziaria è difficile dirlo, ma un dato è certo, lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani ha toccato tra fine 2011 ed inizi del 2012 un livello eccessivo, che non sarebbe stato sostenibile nel lungo periodo e che non rispecchiava il rischio di insolvenza reale del nostro paese.

In cosa si traduce uno spread tra Bund e Btp tra i 250-300 punti base per il nostro debito pubblico? Per l’Italia ed il suo smisurato debito uno spread più basso si traduce, in maniera semplificata, in una minore spesa per interessi da dover pagare agli investitori, ovvero istituzioni e privati che prestano soldi al paese per la sua gestione ordinaria e straordinaria.

Un momento particolare che per il nostro Governo può rappresentare mai come ora un  momento propizio per la riduzione del debito pubblico. Questo per due motivi principali: da un lato la riduzione della spesa per interessi, tornata a livelli “normali”, dall’altro le riforme realizzate dal Governo Monti che hanno mirato alla riduzione della spesa pubblica e all’aumento della tassazione per l’aggiustamento dei conti pubblici.

La nostra classe dirigente dovrà creare una serie di politiche economiche e di contenimento di bilancio attraverso una nuova serie di riforme che vadano a ridimensionare in maniera sensibile i “veri sprechi a livello burocratico” e puntare a realizzare dei veri e propri piani di rientro che mirino al rimborso costante e parziale nel tempo sia della quota interessi che della quota capitale del debito pubblico.

In più, e, questa è la vera sfida nei confronti degli italiani, allentare la stretta nei confronti dei cittadini ed imprese, che hanno subito in maniera pesante gli effetti  della crisi nell’ultimo biennio. Colpire continuamente la classe media è un errore molto grave per il sistema economico di una nazione in quanto è l’ossatura dell’intero sistema sociale.

 

2 thoughts on “Quale opportunità dallo spread più basso?

  1. Concordo perfettamente, è impensabile continuare a tartassare i cittadini, occorrono riforme serie volte a contenere soprattutto la spesa di regioni e comuni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *