Da uff.stampa PD
ROMA – “ PRONTI A VINCERE. OFFRIAMO RISPETTO MA PRETENDIAMO RISPETTO”. All’indomani della stesura delle liste, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani con una nota stampa commenta la scelta fatta dando ufficialmente il via alla campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi. «Il 2013 sarà l`anno più acuto della crisi sul versante sociale. L`Italia ce la farà, noi vinceremo e metteremo il segno più dove oggi c`è il segno meno . Troveremo la nostra forza nel civismo . Ce la faremo senza raccontare favole» ha detto il segretario del partito, Pier Luigi Bersani. Quanto alle liste , «è una rivoluzione . Porteremo in Parlamento il 40 per cento di donne».Le liste del Pd sono pronte, approvate all`unanimità dalla direzione del partito, e per Bersani sono quello che ci vuole per vincere, perché sono «all`insegna della competenza, del pluralismo e della professionalità». «Siamo pronti a governare il Paese», ha detto il segretario del Pd. «Con questa scelta siamo in campagna elettorale , sfruttiamo al meglio il vantaggio sui nostri competitori». L`avversario è Silvio Berlusconi, ma ormai è chiaro che per vincere il Pd dovrà fare i conti anche con l`operazione avviata da Mario Monti insieme a Pierferdinando Casini e Luca Cordero di Montezemolo. «La lepre da inseguire siamo noi e tutti faranno la gara dietro di noi», ha detto Bersani. Il Pd, ha chiarito Bersani, «non cerca la rissa», ma «offrendo rispetto chiediamo rispetto». Con la formazione di queste liste, attraverso la partecipazione e le decisioni prese nel collettivo, il Pd ha sconfitto il porcellum e ha dato un esempio decisivo per il futuro della democrazia italiana. Perché «la personalizzazione – ha detto Bersani riferendosi anche al simbolo della lista civica “Con Monti per l`Italia” – porta instabilità e problemi. La realtà lo ha ampiamente dimostrato». Il Pd non ha nulla da rimproverarsi o di cui pentirsi per aver fatto cadere Berlusconi ed aver sostenuto il governo Monti con «assoluta lealtà, anche su scelte su cui avremmo fatto di più». Come sull`Imu, per esempio: il Pd ha proposto fin dall’inizio di rendere l’imposta meno pesante per i meno abbienti e di affiancarla con un’imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari. Così come ha proposto durante l’iter parlamentare di destinarne il gettito più ampiamente ai comuni. Adesso Monti dice che è da rivedere? «Se si voleva sistemare l`Imu c`era il nostro emendamento». Bersani è tornato a chiedere anche chiarezza sulla collocazione politica dello schieramento che si rifà al presidente Monti: «In Italia si dice che non esiste il bipolarismo, ma è una singolare notizia per l`Europa, dove non è così. Dove si colloca Monti, a fianco di Berlusconi e di Orban?». Il segretario del Pd ha confermato punto per punto la linea che propone il Partito Democratico: lo schieramento dei progressisti punta a vincere le elezioni con il proprio programma, ma consapevole della gravità dei problemi, della necessità di una ricostruzione politica, civile e economica del paese, così come del pericolo rappresentato dalle destre e dal populismo, resta aperto e lancia una proposta larga di confronto e collaborazione con tutte le forze, le organizzazioni e le forze politiche anche moderate che siano fermamente europeiste, costituzionali, contrarie al populismo.