La redazione
SALERNO – Mara Carfagna il politico più sexy del mondo!!! Vincenzo De Luca il sindaco più amato in Italia. Certo la differenza c’è e si vede. L’Italia impallidisce di fronte al mondo, sembra quasi come se De Luca fosse il più amato in un paesino di montagna mentre Mara svetta da Manhattan a Sidney. E’ la forza dell’immagine e della comunicazione. E pensare che sono entrambi di Salerno e potrebbero rappresentare un potenziale incredibile per il suo definitivo rilancio in ambito planetario. Il problema è che sono diversi e divisi, anche se qualche volta hanno dato l’impressione di poter dialogare per il bene della città. Adesso la sfida tra i due diventa interessante; la Carfagna è la neo commissaria provinciale del PdL, un partito in via di scioglimento; De Luca è il capo supremo del PD, un partito in via di consolidamento. Nel PdL si stanno consumando veleni e vendette e tutti parlano di tutto e contro tutti; nel PD parla soltanto uno, tutti gli altri zittiscono e non si azzardano ad andare via. Un gap notevole a tutto vantaggio del Partito Democratico. Basterà l’immagine della Carfagna per ridurre o annullare il gap ? Non è facile rispondere. Bisogna attenersi ai fatti e i fatti ci dicono che sarà molto difficile portare a termine l’incarico che, con assoluta carta bianca, è stata affidato all’ex ministro per le pari opportunità. Basta pensare a quanto si è consumato ieri mattina nei locali della “Sala Vittoria” con Aliberti, D’Onofrio, Russo e Paolillo; uno strappo in piena regola. Che significa dire che “il commissariamento è una doccia fredda”, oppure chiedere “un dialogo diretto con il loro gruppo affinchè il Pdl possa essere davvero un partito unito; in caso contrario sono pronti a restare nel partito ma non si impegneranno in prima persona durante la prossima campagna elettorale”. Insomma c’è o non c’è una disciplina di partito? Una spiegazione noi ce l’abbiamo. Vale a dire che il PdL non ha, ancora, un personaggio dotato di quel carisma necessario a zittire tutti, e Mara Carfagna dovrà muoversi sapientemente in questa palude di intenti e di indisciplina. E’ vero che dalla sua ha dei ritorni importanti, come quello dell’on. Antonio Lubritto che ha garantito lealtà senza condizioni, ma è anche vero che proprio queste dichiarazioni di fedeltà potrebbero inquinare ancora di più l’ambiente. Il compito è tutto in salita perché Mara deve prima capire con chi ha a che fare e poi deve dettare le condizioni senza appelli per nessuno; è stata per troppo tempo assente da Salerno. Nel PD, invece, pur in presenza di una maretta che somiglia più ad un maremoto, nessuno si permette di aprire bocca; non parla più nessuno, neppure i quattro sindaci rottamatori (Russomando, Alfieri, Annunziata e Pellegrino) che comunque aspirerebbero almeno ad una poltrona (una per quattro!!) in Parlamento. Ma si vedrà nelle prossime ore, forse prima di stasera. Avanza, intanto, l’armata di Edmondo Cirielli che l’11 gennaio terrà un’assemblea fondativa di “Fratelli d’Italia-Destra Nazionale” nei saloni del Mediterranea Hotel di Salerno. Il partito di Edmondo, probabilmente, si attesterà come il primo partito provinciale nell’ambito di quello nazionale cha fa capo a La Russa e Meloni. Le adesioni stanno fioccando come neve al sole e molti altri aderiranno nei prossimi giorni. Poi anche per loro arriverà il momento delle liste. Liste che evidenzieranno molte sorprese sia nel PD che nel PdL, vecchie e incardinate glorie rimarranno certamente fuori da ogni discussione, e sono nomi eccellenti: Alfonso Andria e Antonio Cuomo nel PD, Pasquale Vessa – Giuseppe Esposito – Enzo Fasano e Nino Paravia nel PdL/Fratelli d’Italia. Ma ritorniamo alla classifica mondiale e nazionale. Il sito internet BuzzFeed ha deciso di stilare la classifica dei 15 politici più sexy del mondo, che ha visto in vetta, come dicevamo, un “prodotto” italiano: Mara Carfagna. Secondo il sito la Carfagna ha sbaragliato tutte gli avversari grazie al suo personaggio ed alla sua immagine costruita sapientemente nel tempo, fin da quando esordì come showgirl. Ma ecco la classifica finale stilata dai francesi: 1. Mara Carfagna, parlamentare del Popolo della Libertà; 2. Justin Trudeau, membro del Parlamento canadese; 3. Yingluck Shinawatra, Primo Ministro della Thailandia; 4. Yulia Tymoshenko, ex Primo Ministro ucraino; 5. Aaron Schock, membro del Congresso dell’Illinois; 6. Yuri Fujikawa, membro del partito liberale e parte del consiglio di Hachinohe; 7. Ségolène Royal, politica francese, esponente del Partito Socialista; 8. Joseph Kabila, Presidente della Repubblica Democratica del Congo; 9. Christi Noem, Congresso da South Dakota; 10. Eva Kaili, membro del Parlamento greco; 11. Alina Maratovna Kabaeva, membro della Duma russa; 12. Brian Sims, avvocato americano, politico e attivista dei diritti LGBT; 13. Orly Levy, membro della Knesset israeliana; 14. Julia Bonk, Parlamento tedesco, 15. Vladimir Putin, Presidente russo. Una grande e bella soddisfazione per Mara Carfagna, non c’è che dire. La prova del fuoco per Lei, però, sarà nella sua Salerno.