Barbara Filippone
PALERMO – Ma cos’è Face book? A parte il social network più cliccato e quindi usato al mondo con quasi un miliardo d’iscritti….e notizia di qualche giorno fa, Face book va in borsa con la storia delle vite dei suoi utenti. Temo che face book possa in qualche modo condizionare la vita di ciascuno di noi ed esserne dipendenti…(tale patologia ha già un nome: “Internet addiction disorder”). Mentre scrivo sono parecchio confusa: numeri vertiginosi, 900 milioni di utenti registrati mentre Mark Zuckerberg ha ufficialmente annunciato la collocazione in borsa del suo sito, nato nel 2004… Cos’ha di così magico questa enorme scatola? Che contiene le altrettante vite e i segreti dei suoi iscritti? M. Zuckerberg dice: “verso un mondo più aperto e più interconnesso”; ma sarà un bene questa connessione che non s’interrompe mai? A dare una mano in più alla prolungata connessione sono probabilmente gli smart phone, gli i-phone ecc.ecc. Dal minorenne al sessantenne, tutti trovano sempre il tempo di vedere messaggi, video, inviti e prima dei telegiornali a dare un anticipo alle news è proprio face book. C’è il terremoto e la notizia è già lì fra le pagine di un diario, la morte di una star, lo scudetto vinto e la delusione delle altre tifoserie, gli insulti di qualche politico che attraverso la propria pagina fa propaganda elettorale. Ma quanto c’è dentro face book? Quanto c’è di ciascuno di noi lì dentro? E’ un enorme calderone, di tutto un po’. Io potrei raccontarvi la mia personale esperienza…, così ho recuperato amici e conoscenti che avevo perso di vista e a parte l’unico primo contatto per accettare la connessione (l’amicizia!?!) e qualche parola scambiata del tipo “come stai? O che bella famiglia!”, per il resto ci si vede in linea e non ci si parla nemmeno. Si leggono soltanto le anteprime di chi fa cosa e quale è il risultato di un ennesimo gioco…sempre per la voglia di far scoprire qualcosa di noi, sempre per un egocentrismo che non trova attuazione nella vita di tutti i giorni. Sembrerebbe a prima vista, questo un pezzo negativo, ma da me che credo assolutamente nell’efficacia del web e di tutte le sue manifestazioni, non lo è…non ho alcun timore nell’esporlo e raccontarlo; anzi credo che facebook mi abbia portato un’ondata di aria fresca e di gente nuova, che pur non facendo parte del mio quotidiano o del mio trascorso, mi ha arricchita e con cui ho invece condiviso pensieri ed emozioni nuove, diverse rispetto a quelle persone che conosco da una vita. Trovo che in questo face book sia comunque un efficace strumento di comunicazione: inoltre si cerca e si trova lavoro, si hanno contatti utili per le proprie attività, si ritrovano parenti persi nel resto del mondo…Ma ciò che m’impensierisce è: sapremmo farne a meno? Cosa sarebbe la vita senza face book? Onestamente non lo so e poi, è davvero così importante relazionarsi via web oppure è necessario non aprirsi mai completamente? In un mondo virtuale dove tutti vogliono far sapere tutto di sé, almeno apparentemente, comunicando quando si va a lavoro, quando ci si sveglia tardi, quando ti rubano l’auto, nonché lo stato d’animo del momento, la lite, lo stupore, tutto disposto dentro una casella…tutto questo serve a qualcosa? Serve a migliorare i rapporti preesistenti o quelli nuovi nati da pochissimo? Tutte domande alle quali io per prima non riesco a dare una risposta…è chiaro che ci si diverte parecchio, io per esempio attraverso face book, ho partecipato a dei concorsi letterari, ho letto libri, storie di chi mai avrei conosciuto nella mia quotidianità. Ma qualcosa in me è ben chiaro: quando mia figlia, adolescente, mi chiede: “mamma quando mi apri un account facebook? io le rispondo: “… il più tardi possibile!” Perché con Facebook la vita “normale” non c’è più, resta lì imprigionata fra le pagine di un diario che tutti saranno pronti a leggere, criticare, invidiare o applaudire…mal che vada si verrà bloccati ed eliminati dalla lista di qualche amico che non condivide certe nostre idee. Ma purtroppo non siamo tutti uguali e c’è chi pensa di avere una vita alternativa a quella che già vive realmente, finendo per vivere solo attraverso un social network, così ciò che avremmo pensato di dominare, finisce per dominarci appropriandosi della nostra vita normale. Il mio augurio è, che prima o poi, tutti sapremo al momento opportuno fare un vero logout dal proprio diario virtuale, dalla propria vita virtuale. Per gli appassionati di borsa un consiglio vorrei darvelo…notizia di oggi 23 maggio si è rilevato un flop del social network che ha fatto perdere circa 4 mld di dollari al suo creatore: infatti da venerdi 18 maggio, ingresso in borsa delle quotazioni di fb, in tre sedute perde il 18%. Probabilmente M. Zuckerberg dovrà ridimensionare le sue attese. Personalmente questo mi fa molto piacere…non sarà che il data-base dell’umanità stia perdendo colpi? Credo nelle idee dell’uomo e nella loro attuazione, ma spero vivamente che il futuro non sia contraddistinto solo da un logo, che possa girare attorno a qualcos’altro e che quella “F…” sia solo un di più.