Aldo Bianchini
SALERNO – Mercoledì scorso, 19 dicembre 2012, l’arcivescovo di Salerno Mons. Luigi Moretti ha compiuto una visita pomeridiana alla struttura liberata dell’Angellara Home e dell’annessa Colonia San Giuseppe. Finalmente !! Ha incontrato maestranze e genitori di alunni e studenti e, tra l’altro, ha dato anche “uno sguardo” al gioiello che per cinque anni è stato sotto sequestro della Magistratura salernitana. Un gioiello che altri hanno realizzato e che, con una certa sufficienza, il “nuovo Pastore” ha visitato per dare, si dice, indicazioni sul suo impiego futuro, come se non fosse già chiara la sua destinazione d’uso. Una struttura che è costata lacrime e sangue (come si dice in gergo !!) ai tre grandi protagonisti della recente storia giudiziaria: Mons. Gerardo Piero, don Comincio Lanzara e Giovanni Sullutrone. Le cronache raccontano che l’altro pomeriggio era presente soltanto il vero cuore pulsante di tutto il complesso (ricettivo e scolastico), don Comincio, che con grande rispetto ed in religioso silenzio ha accompagnato l’Arcivescovo e il suo staff. Sono sempre le cronache che raccontano di una gelida atmosfera, non dovuta al vento freddo di quel momento ma all’appariscente incomunicabilità tra il nuovo apparato che governa la Curia e il sacerdote che ha attraversato con grande sacrificio personale molti lustri della storia recente dell’Arcidiocesi nostrana. Neppure una parola di conforto per il lavoro svolto in oltre quarant’anni con totale abnegazione e per le opere preservate dall’incuria e per quelle realizzate ex novo nell’unico interesse della comunità laico-religiosa e della stessa Curia. Siamo al benservito?, qualcuno ha sussurrato. Forse !! Sta di fatto che da un po’ di tempo a questa parte sembra proprio che “il vento primaverile di cambiamento” tanto propagandato da mons. Moretti nelle “sue comunicazioni sociali” si sia rapidamente trasformato in un “gelido vento siderale” che tutto travolge nel nome dell’economia e del denaro; il tutto proposto ed attuato da un “gruppo operativo” capace di stringere la Chiesa salernitana in una sorta di spirale dagli esiti imprevedibili. In pratica, per essere più chiari, la Curia che fino ad un paio di anni fa era amministrata da un gruppo di religiosi ora sarebbe governata da un gruppo di laici con l’inserimento di alcuni presbiteri che l’arcivescovo Pierro aveva prudentemente tenuto sempre fuori dalla cosiddetta stanza dei bottoni. Sono sempre le cronache che parlano, ma ormai in Curia è aumentato in misura esponenziale il potere decisionale di Giuseppe Pantuliano e della consulente, avv. Marina Piegari; il primo probabile esponente del mondo della finanza e delle banche, la seconda eccellente legale. E le cronache si fermano qui, sull’uscio della stanza dei bottoni; ovviamente sul perché di questa svolta radicale ed epocale non ci sono certezze e nessuno è in grado di azzardare commenti specifici. Sullo sfondo resta uno dei primi atti concreti, la visita al complesso del Villaggio San Giuseppe è emblematica e chiarificatrice. Tutto quello che rappresenta il passato va bruscamente e brutalmente scartato e buttato in un angolo nell’ottica di una chiesa della “nuova frontiera”. Quale ? vedremo. Nel frattempo, ritornano le cronache a parlare, si sussurra di un aumento della quota pro capite a carico dei genitori degli alunni e degli studenti del Villaggio, ed è già rivolta. Nella Chiesa salernitana non era mai accaduto.
Sic transit gloria mundi!
Questo fatto mi permette di ricordare un sacerdote indimenticabile dei Padri Dottrinari P.Alessandro Iadecola morto meno di un mese fa a Pontecorvo alla veneranda età di quasi 90 anni.Per la sua morte i suoi confratelli di Salerno non hanno nemmeno messo un manifesto e non sono riusciti a far partire un pulman di fedeli perchè non c’era chi pagava la differenza di 200 euro! Ora bisognerebbe sapere che cosa ha fatto per noi P. Alessandro……io ricordo i suoi insegnamenti e il Cinema per tutti,fino a costruire una sala cinematografica.P Alessandro è l’ideatore delle edizioni Dottrinari che ci sono ancora ed era partito da una stamperia amatoriale.Nessuno si è ricordato di lui.
SIC TRANSIT GLORIA MUNDI per tutti…..
Il sig Vescovo Moretti da me interpellato per ricordare il centenario della nascita di S Eccellenza Gaetano Pollio,dopo due incontri mi rispose che non si ricordava nemmeno …quando era nato lui!
Vergogna…la differenza è che Mons. Pollio era un Martire della Chiesa Cattolica nel Mondo.
I meriti di chi ha costruito Seminario e sistemato la Colonia sono presenti agli occhi di Dio! Agli occhi degli uomini sfuggono le cose perchè diventa faticoso riconoscere i meriti!
Dott. Memoli, fortunatamente lei è personaggio conosciuto e basterebbe questo per evitare di commentare gli squallidi commenti che lascia su questo giornale. A beneficio però di quanti non la conoscono e rischierebbero di dare credito alle sue affermazioni, occorrerebbe ricordare che le avrebbe fatto onore, e ne avrebbe gioito anche Mons. Pollio, prendere le distanze dall’operato di mons. Pierro quando questi demoliva la diocesi. Ma lei attento e desideroso della gloria del mondo se n’è guardato bene. Ora fa da contraltare al dotto Bianchini, due che ricercano la gloria perduta. Altro che vergognosa la risposta data dal vescovo Moretti, è perfettamente in linea con lo stile di Pollio e data ad un personaggio che della strumentalizzazione è artista.
Cordiali saluti.
Nicola
P.S. : Attenzione a sostituirsi a Dio nei giudizi. Dio non ama la corruzione e i suoi frutti.