Aldo Bianchini
SALERNO – Ho letto veramente con stupore quanto dichiarato dall’avvocato Ennio Bonadies, difensore di fiducia della consigliera comunale Paki Memoli, in merito alla decisione del GUP Bruno De Filippis di mandare assolto l’avvocato Lello Ciccone (presidente di Alleanza per Salerno) sul quale pendeva una richiesta di rinvio a giudizio per le parole rivolte alla Memoli dopo il suo cambio di casacca e ritenute oltraggiose dalla stessa. Se non sapessi che l’avvocato Ennio Bonadies è stato uno dei pubblici ministeri più agguerriti in servizio presso la Procura e la Dda di Salerno, sarei facilmente caduto nella trappola di credere parola per parola (molto pesanti!!) a tutte le accuse che l’ex PM lancia nel piatto in cui fino ad ieri ha mangiato (molto onestamente e con grande professionalità). Il PM Bonadies verrà ricordato negli annali del distretto giudiziario come un indomito persecutore di molti personaggi politici; ne cito uno per tutti: Carmelo Conte, già ministro per le aree urbane, per il famoso “Processo California”. Un personaggio di questo calibro, pur avendo perso diverse delle sue battaglie di legalità, appena passa dall’altro lato della barricata non può, a mio sommesso avviso, scatenarsi contro una magistratura che lui stesso ha rappresentato per alcune decine di anni. Un minimo di riserbo dovrebbe, comunque, esserci; in caso contrario rischia di darmi ragione a distanza di tanti anni. Ricordo bene i suoi interrogatori stringenti quando io mi battevo, come mi batto, per la legalità e la trasparenza ed attaccavo la magistratura in generale ed anche lo stesso Pm Bonadies per le sue inchieste troppo esposte e quindi discutibili almeno sul piano squisitamente giudiziario. I processi mi hanno dato ragione nel corso di questi lunghi anni e quasi tutti quegli imputati sono stati assolti, ora mi da ragione anche lui. Lo ringrazio, ma non è esattamente così. Ognuno di noi può cambiare casacca, anzi la deve cambiare quando da quella precedente non riceve più gli stimoli necessari, ma non dovrebbe mai permettersi il lusso (perché di lusso si tratta!!) di sparare a zero contro la categoria nella quale e dalla quale ha gestito e succhiato immagine e potere. Nella vicenda “Paki Memoli – Lello Ciccone”, che è una vicenda politico-pubblica e non soltanto privata, l’avv. Bonadies parla di “sofismi giuridici” e di “obbligo di motivazione dei provvedimenti”; gli pongo una domanda diretta e precisa: “Quante volte nella sua carriera anche Lui ha utilizzato sofismi giuridici e mancate motivazioni ?”. Qui, invece, si parla di un magistrato, Bruno De Filippis, la cui correttezza e trasparenza, la cui grande capacità professionale e giuridica, sono tutte cose notissime e molto ben conosciute dallo stesso avvocato Bonadies e sono cose sulle quali non c’è assolutamente da discutere. Anzi il gup De Filippis non ha fatto altro che il suo mestiere nell’interpretare il pensiero dell’elettore comune per affermare che “miseria umana che ha tradito i cittadini”, la frase incriminata pronunciata da Ciccone nei riguardi della Memoli, era da attribuire “al suo comportamento, ritenuto misero e miserevole” nel cambiamento di casacca ed essere passata nelle file dell’UDC poco dopo essere stata eletta nella lista di “Alleanza per Salerno”. Credo che sull’argomento sarò costretto a ritornare altre volte, un fatto del genere non può esaurirsi così rapidamente. Mi ha sorpreso, in negativo, anche l’atteggiamento dell’on. Luigi Cobellis a difesa di Paki Memoli, questa uscita se la poteva risparmiare, proprio lui che è stato da sempre un fedelissimo di Ciriaco de Mita come fa a giustificare e difendere una persona eletta in uno schieramento che cambia subito casacca; anche se per mille buoni motivi, e credo che la Memoli ne abbia da vendere, non ce ne sono mai abbastanza per una passaggio in così breve tempo.
Ottimo Bianchini,
nel ringraziarla per l’articolo dedicato alla faccenda Ciccone – Memoli Le volevo sottolineare che la Dott.ssa Memoli tra l’altro non avuto proprio il tempo di rendersi conto se noi di ALLEANZA PER SALERNO lavoravamo bene o male, se il gruppo si rapportava o meno e come lo faceva, in seno al consiglio comunale , io stessa andai subito dopo il suo insediamento in qualità di segretaria dell’associazione da lei a Palazzo di Città per offrirle collaborazione all’interno del nostro gruppo facendo da tramite tra le segnalazioni dei nostri concittadini alcuni dei quali nostri elettori sulle tante problematiche quotidiane di carattere civico (io tra l’altro provenivo da un esperienza di comitato di quartiere e quindi sapevo bene le difficoltà che andavamo incontro ma ero ben felice di riuscire a realizzare qualcosa di positivo per la città……) ma purtroppo la risposta fu che Lei era lì e riceveva tutti senza discriminazione alcuna….una risposta evasiva …. non voleva avere particolari rapporti con noi , quando fino a prima dell’elezione eravamo stati tutti un bel gruppo unito , tradendo già l’accordo intellettivo siglato nei tanti incontri che l’Avv. Ciccone ci ha fatto fare durante la campagna elettorale facendoci accomunare da ideali civici e politici .
Quello che mi ha sconcertato a me ed a tutti gli altri amici dell’Associazione ALLEANZA PER SALERNO è stata la velocità di azione!
Nel ringraziarla dell’attenzione Le porgo i miei migliori auguri di BUONE FESTE!
STEFANIA ROMANO
segretaria dell’ASSOCIAZIONE ALLEANZA PER SALERNO