Aldo Bianchini
SALERNO – Tanto tuonò che piovve. E finalmente Gennaro Miccio, ingegnere e soprintendente BAASS delle province di Salerno e Avellino, ha dato almeno qualche segnale di vitalità. Preso com’è dai tanti impegni ufficiali ed ufficiosi, mediatici e non, sembrava proprio che non avesse modo di trovare il tempo per parlare in merito al “parere obbligatorio” che la Soprintendenza, cioè lui, deve fornire in merito alla costruzione megagalattica del parcheggio interrato di Piazza Cavour. Dopo i silenzi-assensi vergognosi del suo predecessore (ed in parte anche suoi !!) sulla “stellare cementificazione del lido di Santa Teresa e dell’edificazione della Piazza della Libertà e del Crescent” finalmente qualcosa la sapremo direttamente dalla viva voce di Gennaro Miccio che ha promesso, davanti a Dio ed agli uomini, che parlerà in sede di conferenza dei servizi che si terrà in queste ore nella sede naturale, cioè nel palazzo di Città. Tutti si chiedono se, dopo la furbata del suo predecessore che fece trascorrere i termini per il silenzio assenso su un’opera gigantesca (e il Ministro dell’epoca fu più indecente di lui perché non lo mandò subito a casa d’imperio; questo la politica, anche di destra, non l’ha mai spiegato !!), l’ingegnere Miccio avrà la capacità di opporsi ad un altro scempio o se, invece, come se nulla fosse esprimerà il suo parere favorevole. Un problema c’è ed è grosso, da questo punto di vista capisco il bravo Miccio, il problema è che dovrà parlare al cospetto del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che si è tantissimo speso perla realizzazione del parcheggio interrato. Anche perché, almeno dalle voci di corridoio, sembrerebbe che sia già stata designata in pectore la ditta che vincerà l’appalto e che eseguirà i lavori in “project financing”; anzi per meglio dire si è appreso che dietro il parcheggio c’è una sorta di “scatole cinesi” con tantissime società che si intrecciano tra loro per arrivare al dunque che, oggi, non vi svelo soltanto perché preferisco attendere l’intrepido Gennaro Miccio al varco delle sue dichiarazioni. E’ stato un lavoro difficile e certosino quello della ricostruzione di tutti i passaggi societari occulti e non mancheranno sorprese eclatanti. Contrariamente ai “figli delle chiancarelle” io non sarei così fiducioso sul “NO” di Miccio alla realizzazione dell’ambizioso progetto; con il “NO” salterebbero diversi accordi politici per la spartizione della colata di cemento che sta invadendo e invaderà la Città ora e nei prossimi anni. Oggi, comunque, sarà una giornata cruciale; almeno sapremo se le promesse di Miccio si trasformeranno in dichiarazioni reali ed ancora di più se le dichiarazioni negheranno il parere favorevole infliggendo un primo decisivo colpo gobbo alle immaginifiche visioni del sindaco che pensa di non poter essere contrastato da nessuno, neppure dalla Soprintendenza. E pensare che fino a pochi anni fa, anche a Salerno, la Soprintendenza interveniva in maniera drastica e decisiva anche per un paletto da conficcare nel terreno, politica che persegue tuttora su tutto il territorio provinciale con i suoi tecnici e che non vale per Salerno città dove può accadere tutto e il contrario di tutto.