Aldo Bianchini
SASSANO – Oggi si ritorna alle urne per il ballottaggio delle “primarie del PD”, anche nel paese del Vallo di Diano dove domenica scorsa si è votato in maniera massiccia rispetto agli altri. Parlo di Sassano dove ben 742 potenziali elettori del PD hanno depositato la loro scheda nell’urna dell’unico seggio allestito nella struttura polifunzionale di Silla. Un seggio che, proprio in virtù dell’eccezionale afflusso di votanti, viene tenuto sotto stretto controllo dalla segreteria provinciale del partito dove sono già approdate numerose polemiche. Due su tutte; la prima riguarda la composizione del seggio e da chi materialmente è stato gestito, la seconda in merito all’elenco dei votanti. Ma andiamo con ordine. La composizione del seggio “sarebbe” (il condizionale è d’obbligo !!) stata gestita da iscritti al partito che farebbero capo esclusivamente al cosiddetto “apparato” che in terra valdianese ha come riferimento l’on. Donato Pica, prossimo a varcare la soglia di Palazzo Madama, quindi dalla gestione del seggio sarebbe stata esclusa la componente dichiaratamente pro-Renzi; fin qui ci può anche stare anche se questo incornicerebbe in un angolo la potenzialità innovatrice di Tommaso Pellegrino a tutto vantaggio della controparte. La cosa più inquietante, però, riguarderebbe l’elenco degli elettori che domenica scorsa sono andati “materialmente e fisicamente” nel seggio di Silla. Quella che sto per raccontare è una indiscrezione trapelata dalle strette maglie dell’apparato, ma la sua consistenza consente di darla come notizia anche se suscettibile di verifiche adeguate che soltanto stamattina si potranno avere alla riapertura del seggio. Sembrerebbe, difatti, che ad una richiesta pressante del sindaco Tommaso Pellegrino di ottenere l’elenco dei votanti abbia democraticamente risposto soltanto Donato Pica che a Napoli avrebbe consegnato al sindaco l’elenco. Sorpresa delle sorprese, l’elenco comprenderebbe soltanto poco più di 400 nominativi, molti in meno rispetto ai 742 votanti di cui alla pubblicazione dei risultati (417 per Bersani, 255 per Renzi, 49 per Vendola, 3 per Tabacci e 18 schede nulle e/o bianche). Sembrerebbe, comunque, che l’elenco consegnato a Pellegrino non contenesse gli iscritti o preiscritti con sistemi telematici che, fino ad oggi, non è stato possibile determinare nell’esatto numero perche l’apparto si è chiuso su se stesso ed anche perché lo stesso Pellegrino non avrebbe presentato alcun ricorso ufficiale. Questa mattina, però, l’arcano mistero sarà svelato; nel seggio sarà depositato un elenco preparato in via on-line e soltanto chi è iscritto in questo elenco potrà votare. Insomma Tommaso Pellegrino nella sua assoluta e riconosciuta trasparenza avrebbe, nell’organizzazione delle primarie, peccato di ingenuità nel fidarsi della serietà e della lealtà dell’apparato, così non è stato e sono cresciute in maniera inarrestabile le quotazioni dell’on. Pica come il riferimento dell’apparato nel Vallo di Diano che vola, quindi, verso la candidatura al Senato. La conferma viene dal fatto che anche per le primarie tutti i presidenti dei seggi valdianesi per poter avviare le operazioni di composizione e di apertura dei seggi sono stati costretti a recarsi a Sant’Arsenio per ritirare i kit contenenti il materiale utile. Le primarie per l’apparato già sono finite, le ha vinte abbondantemente e già si sussurra il potenziale nominativo del coordinatore territoriale valdianese. Anche qui non mancheranno delle sorprese, dopo il nominativo di Vittorio Esposito nelle ultime ore è saltato fuori quello di Gaetano Arenare sulla cui nomina, però, già si respira aria di complotto interno. Insomma, comunque vada, il futuro coordinatore apparterrà all’apparato. Alla prossima.