Giovanna Senatore
Il diabete Mellito è una malattia metabolica cronica dovuta ad elevati valori di glucosio nel sangue causati o da una carenza nella secrezione dell’insulina oppure ad una insufficiente risposta cellulare ad essa. Si distinguono due forme principali di diabete quello di tipo I o giovanile e quello di tipo II, a queste due forme si associa una terza, che può manifestarsi in maniera transitoria, il diabete gestazionale. Durante la gravidanza i cambiamenti ormonali, probabilmente in associazione ad una predisposizione genetica, possono comportare un’ intolleranza al glucosio: la placenta con i suoi ormoni va a contrastare la secrezione e/o l’azione dell’insulinaevidenziando una minore sensibilità delle cellule ad essa (resistenza insulinica), il pancreas (organo adibito Seatoreadeguata con un rilascio sufficiente di insulina e ciò causa l’iperglicemia.La diagnosi, in genere, avviene intorno alla venticinquesima settimana di gestazione quando il ginecologo può aver necessità di verificare, mediante una minicurva da carico glicemico, la risposta insulinica alla somministrazione di glucosio concentrata: in caso di diabete gestazionale la glicemia rimane superiore ai limiti per un tempo piuttosto lungo. A questo punto è auspicabile che la gestante, oltre a monitorare costantemente la glicemia, presti ancora maggiore attenzione al suo stile di vita: è necessario evitare il sovrappeso, sia curando ancora di più l’alimentazione (in particolare riducendo i carboidrati e soprattutto gli zuccheri semplici) che dedicando del tempo all’attività fisica (ovviamente tenendo conto delle proprie condizioni fisiche), in alcuni casi può essere necessario somministrare l’ insulina. Il diabete gestazionale può creare dei problemi abbastanza seri:
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l’eccesso di zucchero nel sangue viene trasferito al feto che cresce più delnormale con un maggior rischio di complicazioni durante il parto;
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la placenta può non essere sufficiente a nutrire il feto creando le condizioni perun parto prematuro con tutte le conseguenze inerenti;
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il neonato può risentire, nell’immediato del parto, di un calo di zuccheri a cui sipuò rimediare favorendo l’immediato allattamento al seno del lattante oppure
provvedendo ad una trasfusione di glucosio.
In genere dopo il parto, il diabete scompare, anche se si è osservato che il 25-50% delle donne che hanno sofferto di diabete gestazionale sviluppano la forma di tipo II in un’età successiva. In ogni caso questa patologia, dato che compare in un periodo avanzato della gravidanza non comporta, generalmente, abortività o malformazioni, diverso è se il diabete era presente già al momento del concepimento. Comunque una donna diabetica può portare a termine la gravidanza serenamente e senza complicazioni, è fondamentale che venga seguita in modo adeguato: il diabete deve essere tenuto sotto controllo per tutta la durata della gravidanza fino a dopo il parto, ma è in particolare durante il concepimento e nelle primissime settimane di gestazione che deve essere prestata l’attenzione maggiore.