Supereroi, primarie e nuova didattica

 

Valerio Rossi Albertini 

I supereroi sono quei personaggi dei fumetti dotati di poteri straordinari. Volano, scompaiono, corrono alla velocità del suono, spaccano un palazzo con un pugno. E’ vero, pure il lupo cattivo dei tre porcellini abbatteva le case con un soffio, ma non credo sia incluso nella categoria. Ieri i candidati alle primarie del PD si sono sfidati pubblicamente, raffigurandosi proprio come cinque di loro. Io ne ho sempre fatto un uso molto diverso, per comunicare ai ragazzi il piacere della scoperta e della critica scientifica. Parto da qui per una riflessione che può diventare metodo didattico. Ammettiamo, per un istante, che a causa di un evento eccezionale e incomprensibile, persone normali acquisiscano dei super-poteri. Il mite Bruce Banner esposto ai raggi di un reattore nucleare si trasforma nell’incredibile Hulk, mostro verde irascibilissimo, tutto muscoli e niente cervello. Quattro  astronauti della domenica, durante un’imprudente scampagnata nella stratosfera, vengono investiti da una tempesta solare e, a seconda dei casi, iniziano a manifestare la capacità di deformare il corpo, di rendersi invisibili, di incendiarsi senza ustionarsi o tramutarsi in statua vivente, come il Commendatore di Siviglia o il Golem di Praga. Sorvolando sulla (dubbia) verosimiglianza di questi effetti collaterali, ci si può chiedere: “le imprese di questi personaggi violano o no le leggi della fisica?”. La risposta è meno scontata di quanto possa apparire. Vediamo (ed accettiamo) al cinema atti ed eventi che abbiamo imparato erroneamente a considerare ammissibili. Una serratura non si apre? Il commissario Montalbano di turno ci spara sopra e la porta si spalanca. Beh, se c’è un modo in cui si ha la garanzia che la serratura si bloccherà per sempre ed irreversibilmente è proprio quello di colpirla con violenza… Oppure, il fuggiasco che salta dal cavalcavia sulla cappotta di un camion e atterra in piedi in buon equilibrio, al più bilanciandosi un po’ con le braccia aperte. La fisica ci insegna che saltare da fermi su un piano in movimento equivale a saltare da un’auto in corsa sulla strada. In questo secondo caso, però, nessuno si aspetterebbe che l’impatto sia leggiadro come quello di una ballerina dopo una figura aerea. Allo stesso modo, si può intavolare una discussione con gli studenti e stimolare la loro analisi critica, assistendo alle azioni dei supereroi e commentandole insieme, col vantaggio che la mente degli spettatori non è condizionata dalla consuetudine ad accettare l’inverosimile. Una bella differenza rispetto al modo canonico di affrontare una lezione di fisica al liceo, tipo :“ora vi spiego la formula di Newton F=ma”… Coinvolgere, drammatizzare e puntare direttamente al cuore del problema, in media res. Non sono un pedagogo, ma scommetto che qualche teoria psicologica saprebbe spiegare  perchè questo metodo funziona molto meglio del “…e ora, ragazzi, ripetete tutti con me: <<un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto etc. etc…>>”.La fisica non è formula. La fisica non è definizione o teorema. La fisica è, sopra ogni altra cosa, corretta e ragionata percezione del mondo! E allora saranno i ragazzi, se sollecitati come il giovane servitore di Menone da Socrate, a scoprire trucchi ed incongruenze. La donna invisibile è trasparente perchè non trattiene la luce. Quindi nemmeno i suoi occhi lo fanno, mentre il meccanismo della visione richiede proprio la cattura dei raggi da parte delle retine: Non può essere vista, ma non può neanche vedere! Giant Man, l’energumeno alto 12 metri, eserciterebbe un carico sulla sua colonna vertebrale tale da frantumarne i dischi. Proprio come l’enorme mostro marino pietrificato da Perseo con la testa di Medusa, che si sbriciola sotto il proprio peso. E l’incredibile Hulk, del peso di qualche quintale, non può fermare un autotreno in corsa con una spallata. Negli urti quello che conta è il peso, non la forza fisica, per cui sarebbe scagliato via dall’autotreno, che non fa differenza tra mostri verdi e sacchi di patate con lo stesso peso dei mostri.Credetemi, lo sguardo acuto di ragazzi interessati ed entusiasti non lascia scampo. Con un po’ d’aiuto, sapranno smascherare le finzioni del fumetto e, da qui, alcuni di loro partiranno per una meravigliosa avventura intellettuale da speleologi nei meandri della scienza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *