SALERNO – L’ultima esternazione dei componenti di “Alleanza per Salerno”, sulla vicenda degli insulti che il sindaco De Luca lancerebbe contro i salernitani dai suoi ormai proverbiali “sermoni settimanali” dalle frequenze di LiRa Tv , mi ha lasciato sinceramente perplesso. Per chi ancora non lo sapesse io sono, per la cronaca, un avversario storico di Vincenzo De Luca, il sindaco ruvese come lo definisce Alleanza per Salerno, sono un “murese doc” perché sono nato a Muro Lucano (Pz) un paese a pochi chilometri da Ruvo del Monte, paese natio del sindaco. Ovviamente il sindaco è talmente in una posizione molto più alta e prestigiosa della mia che, credo, ignori addirittura la mia esistenza e il mio tenace modo di oppormi all’arroganza di chi pur essendo lucano si comporta in maniera decisamente diversa. Etto questo devo, in tutta sincerità, esprimere tutta la mia meraviglia per l’attacco a fondo portato da Alleanza per Salerno. Al di là dei colori e delle appartenenze partitiche, io sono socialista, ritengo che sia una maniera molto pericolosa portare attacchi politici a De Luca su questo terreno, perché è proprio su questo terreno che De Luca ha coltivato la sua capacità di colpire l’immaginario collettivo della gente e dell’elettore comune. Ma andiamo con ordine. Che cosa avrebbe detto De Luca di tanto scandaloso; il sindaco avrebbe detto che Salerno <<Non è una città ancora matura, amministrarla è un calvario>> e che una piccola parte dei salernitani non sono molto civili ed ha lanciato un messaggio di speranza dicendo << Spero che le future generazioni di salernitani siano migliori di quanto non stiano mostrando i padri>>. Ebbene io sono profondamente d’accordo con quanto avrebbe detto De Luca e questa è una delle poche cose che condivido con il mio conterraneo. Egregi signori di Alleanza per Salerno basta passeggiare sul lungomare per rendersi conto di cosa siano alcuni salernitani. I giardini sono diventati un vero e proprio letamaio, e badate bene che non tutta la colpa può essere scaricata sui tanti extracomunitari che, comunque, credono di fare il loro porco comodo in una Città che per tanti versi è notevolmente migliorata rispetto al passato. C’è una bassa plebe salernitana che fa letteralmente schifo. L’altra sera passeggiavo per le stradine e i vicoli del centro storico ed ho notato che anche nei punti nevralgici c’era un immondezzaio procurato soltanto da cittadini (grandi e piccoli) salernitani che non hanno ancora capito che la Città è di tutti e non può essere dominio della tracotanza, dell’arroganza, della prevaricazione e della delinquenza diffusa. Fare la guerra a De Luca su questo terreno non solo è sbagliato ma è antistorico, nel senso che l’altro 95% della popolazione si ribella drasticamente quando sente queste cavolate che alcuni esponenti politici dell’ultima ora pensano di addossare al sindaco impunemente. Per fare la lotta politica a De Luca bisogna scegliere un terreno diverso, bisogna essere presenti settimanalmente sui mezzi di comunicazione, bisogna trovare un personaggio che possa fare da contraltare, bisogna che tutti quelli della cosiddetta opposizione facciano fronte comune, bisogna evitare divisioni e lotte intestine che fanno soltanto ridere. Su tutto questo immondezzaio della politica si fonda, prospera e domina il carisma di De Luca. Perché, piaccia o no (e a me non piace !!) Vincenzo De Luca ha carisma da vendere e riesce anche a sfruttarlo nel migliore dei modi. Questo è stato il modo di fare politica di De Luca e questo metodo è piaciuto subito alla gente comune che da Lui non vuole la conquista della Luna ma più semplicemente ordine e decisionismo. I responsabili dell’opposizione pensassero prima a creare tutti questi riferimenti e soltanto dopo potranno partire lancia in resta alla conquista del trono. In caso contrario saranno guai seri e saremo costretti a tenercelo, De Luca, ancora per molti anni. Che piaccia o no, e a me non piace.
direttore: Aldo Bianchini
Caro Aldo , al di là dei giudizi di merito sul manifesto in questione , vorrei solo dirti che concordo con te su un punto chiave individuato come critico : il ruolo della opposizione.
Il punto è questo e , scusami, anche tu vai in contraddizione . Se da una parte dici che viviamo in una ” città che per tanti versi è notevolmente migliorata rispetto al passato ” occorre allora intendersi su che tipo di opposizione si intende fare a De Luca.
Per usare un vocabolo usato dal Segretario Nazionale del PdL on. Alfano quando venne a Salerno , dobbiamo tutti avere chiara quale sia la porta in cui segnare il gol e lavorare come una squadra unita . Mi pare chiaro e degno di lode . Il punto è che ogni squadra ha diversi metodi ed organizzazioni di gioco per raggiungere lo scopo prefissato . Si può attaccare sempre e soltanto con un 3-3-4 o avere una posizione più arretrata con un 4-4-2 o , alla Gianni Brera o alla Bearzot , giocare in difesa nel mitico catenaccio in attesa del contropiede. Cosa voglio dire ? Che , secondo me , il muro contro muro non porta da nessuna parte anche perchè, diciamocelo, il nostro muro a confronto del muraglione deluchiano è si e no una ringhiera che cadrebbe al primo scontro. E andare ogni settimana in televisione o individuare un personaggio forte comunicatore non serve. Sarebbe una risposta speculare a De Luca, un alter ego di centrodestra che , imho , proprio perchè fondata sulla copia non darebbe buoni risultati . Insisto : bisognerebbe individuare una strategia attendista, fondata sul consenso dei cittadini , evidenziando le cose buone fatte e criticando duramente quelle sbagliate , solo così acquisci credibilità . E’ questa la parola chiave che dobbiare evidenziare nel centrodestra : la credibilità . E non sei credibile se spari solo a palle incatenate, ogni giorno, sempre e comunque contro De Luca. Oggi la sfiducia dei cittadini, tra cui versa il sottoscritto (non sono dall’altra parte : io non sono un politico di mestiere) è elevatissima perchè i partiti non sono credibili. In questo De Luca vince , non perchè è comunicatore. Lui ha capito prima di tutti che doveva sganciarsi dai partiti, compreso il suo , e rendersi vero, autentico , un sapore vero come il famoso amaro . Lui davanti agli occhi dei cittadini è un padre, un valore antico, uno che fa quello che dice: è credibile. Lascia stare se è vero o no : lui è amato perchè è credibile. Il centro destra deve recuperare questo gap : non perchè il contenuto delle critiche non sia corretto ma perchè il messaggio non viene recepito come credibile, è un’altra cosa. Se tu critichi solo, dalla mattina alla sera , la gente davanti al nuovo marciapiede o alla nuova aiuola, reputerà che sei un critico aprioristico, un nemico della città come dice il nostro Sindaco. Allora ? Allora bisogna fare una svolta, cambiare strategia, essere “furbi” . Acquisire autorevolezza , credibilità , ecco cosa occorre, recuperando compostezza, pazienza, sostenibilità . Se vai in televisione a mitragliare De Luca , tutti i proiettili ti si torceranno contro. Sono 20 anni che facciamo questo e sono 20 anni che prendiamo mazzate. Tutti in difesa e poi palla lunga e pedalare…