SASSANO – Questa mattina alle 10.00 nella Chiesa Madonna di Pompei a Silla di Sassano genitori, parenti ed amici saluteranno per l’ultima volta Giovanni Rubino, il ragazzo rimasto coinvolto in un pauroso incidente stradale sulla S.P. 78, arteria che da Silla porta al centro di Sassano. Dopo 12 giorni di coma all’ospedale di Vallo della Lucania è deceduto nella tarda serata di venerdì. La notizia ha scosso i cittadini Sassanesi che si sono stretti intorno ai familiari di Giovanni. L’incidente avvenuto il 14 ottobre scorso, complice il manto stradale reso viscido dalle abbondanti piogge del momento, ha visto coinvolto anche un altro giovane che viaggiava in macchina con la vittima, Gianni Paciello il suo nome che in conseguenza al forte impatto contro una quercia ubicata al boro della strada, ha riportato solo qualche lieve contusione. Un albero maledetto, in una strada maledetta contornata proprio da numerosi alberi che pare siano i veri colpevoli della morte di Giovanni. Un ragazzo amato e ben voluto da tutti Giovanni Rubino 22 anni gestore di un bar di Silla. La sua prematura scomparsa ha gettato un velo di dolore sulla cittadina del Vallo di Diano, e sulle tante persone che lo conoscevano. Un destino beffardo lo ha strappato per sempre all’affetto dei suoi cari. Era sulla sua Toyota Aygo quella sera del 14 ottobre, felice insieme all’amico Gianni Paciello, viaggiavano in direzione Silla quando l’auto all’uscita di una curva ha perso aderenza con l’asfalto impregnato d’acqua ed ha finito la sua corsa impattando violentemente contro un albero di quercia . Un botto tremendo che ha catapultato l’auto a metri di distanza. Le sue condizioni all’arrivo dei soccorsi, sono apparse subito gravi, e dopo un primo veloce ricovero presso il nosocomio pollese, fu trasferito al San Luca di Vallo della Lucania. Nonostante i tentativi dei medici di strapparlo alla morte, il giovane è spirato nella tarda serata di venerdì per il forte trauma alla testa subito nel sinistro. Meglio andò invece all’altro ragazzo che dopo il ricovero a Polla, i medici gli riscontrarono leggeri traumi all’addome con prognosi di poche decine di giorni. Sul caso, ci sono i carabinieri della compagnia di Sala Consilina che dopo aver effettuato i rilievi, stanno risalendo all’esatta dinamica della vicenda. Un sinistro provocato probabilmente dalla velocità, dall’asfalto bagnato, ma il principale responsabile della morte del ragazzo sembra essere proprio l’albero di quercia posto a pochi centimetri dalla carreggiata. Da più parti, si leva e si è levato in passato il grido di pericolosità che i robusti tronchi arrecano alla circolazione stradale. Un grido mai ascoltato, che forse avrebbe potuto salvare la vita di Giovanni.
direttore: Aldo Bianchini