Da Francesco Cutro
POTENZA – L’auditorium dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” a Potenza sarà per tutto il mese di ottobre teatro di appuntamenti di aggiornamento professionale.Oggi, sabato 13 ottobre, è in programma un importante convegno sulla cuffia dei rotatori. Il quarto incontro regionale della Società italiana di chirurgia della spalla e del gomito (SICSeG) sarà presieduta dal nostro specialista in materia, il dott. Eugenio Savarese che, nonostante la giovane età, vanta già un consistente curriculum di interventi di elevata complessità e specializzazione. Il convegno avrà come presidente onorario il direttore del dipartimento chirurgico dell’A.O.R. “San Carlo”, dott. Rocco Romeo e come ospite d’onore il presidente nazionale della SICSeG, il professor Roberto Rotini, primario dell’Istituto Rizzoli di Bologna. Saranno più di 500 domani i partecipanti al simposio.Sempre domani continua all’Hotel Sant’Angelo, nel Sasso Caveoso di Matera, il convegno organizzato dal dott. Ignazio Olivieri della Reumatologia del San Carlo sulle malattie rare: si parlerà della malattia di Behcet e delle spondiloartriti. Non a caso il dottor Olivieri è il referente regionale per le malattie rare.Sabato 20 ottobre si svolgerà invece il congresso di Chirurgia Generale sui tumori del colon retto, che sarà diretto dal nostro primario, dott. Nicola D’Alessandro. Da anni l’attività di screening regionale nel campo è attestata al San Carlo, sotto la direzione del responsabile di Endoscopia digestiva, dott. Angelo Sigillito.Conclude l’intenso ciclo, sabato 27, l’appuntamento promosso dal Dipartimento Materno Infantile diretto da Sergio Schettini, con un convegno per promuovere la cultura della donazione del sangue del cordone ombelicale e fornire indicazioni precise e documentate in merito alle procedure corrette da seguire . Il sangue del cordone ombelicale, che, se non donato, viene buttato via, è una importante fonte di cellule staminali che sono capaci di rigenerare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Donare il sangue di cordone ombelicale è un gesto semplice e sicuro, che dà speranza di vita a tanti pazienti con leucemia, linfoma, talassemia o altre patologie rare in attesa di trapianto di cellule staminali compatibili. “Non si possono assicurare i livelli di eccellenza a cui l’Azienda è chiamata dalla programmazione sanitaria regionale – ha commentato il direttore generale Giampiero Maruggi – senza una costante attività di aggiornamento e di confronto con le esperienze più avanzate. In più di un campo, delresto, il nostro personale figura a pieno titolo tra i soggetti trainanti in una gamma di discipline che continuamente si rinnovano. In questo modo, però, si riescono ad assicurare, con sempre nuove tecnologie e metodiche, le migliori cure per i nostri pazienti. Colgo quindi l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per la dedizione e gli sforzi che il nostro personale profonde per essere sempre all’altezza dei complessi compiti a cui è chiamato”.