Maria Chiara Rizzo
Si è aperta a Ramallah , nel Plazzo della Cultura, l’ottava edizione del “Shashat Women’s Film Festival”, con una cerimonia inaugurale lanciata dal Ministro della Cultura dell’Autorità Palestinese, Siham Barghouty. In questa prima settimana di apertura del festival dieci cortometraggi prodotti da altrettanti donne palestinesi sono stati proiettati in un auditorium in cui si sono radunati palestinesi e stranieri. Il festival durerà fino a metà dicembre prossimo e, in questo periodo, sono previste più di cento proiezioni tra Cisgiordania e Gaza.Pensato per promuovere il talento delle donne palestinesi in qualità di fim-maker, il festival rientra in un ampio progetto, dal titolo ‘I am a Woman from Palestine’, che mette in rilievo questioni anche critiche legate alle donne in generale e problematiche con cui si confrontano ogni giorno le palestinesi attraverso proiezioni pubbliche, dibattiti, programmi TV e laboratori di cinematografia in Cisgiordania e Gaza. Il festival costituisce uno spazio dedicato alle donne, libere di esprimersi e di rappresentare le loro difficoltà, nonché le loro emozioni quotidiane.Il progetto ‘I am a Woman from Palestine’ durerà due anni ed è stato finanziato dall’Unione Europea con il supporto di Heinrich Boll Foundation, Goteborg Film Fund e la Ford Foundation.
Lo “Shashat Festival” è il festival del film che dura di più in Palestina e nel mondo arabo è la manifestazione dedicata alle donne che ha maggior durata. L’iniziativa, inaugurata il 21 settembre scorso, prevede le proiezioni dei cortometraggi in 14 città palestinesi, tra cui Gerusalemme, Betlemme, Gaza e Rafah, ma anche in quattro campi profughi.