POLLA – Tra mille polemiche, botta e risposta “ avvelenati”, il comune di Polla si prepara al Commissariamento. E’ previsto per il 2 di ottobre il consiglio comunale che di fatto sancirà la fine dell’amministrazione guidata da Massimo Loviso. Una fine prematura voluta da 4 consiglieri di maggioranza e 5 di minoranza che in comune accordo, hanno sottoscritto un documento in cui è espressa la sfiducia al sindaco Loviso. La vicenda, ha generato un polverone nella città a nord del Diano, che si prepara già alle prossime elezioni. Si preannuncia il commissariamento nella cittadina pollese dopo la sfiducia al sindaco Loviso, che ben 9 consiglieri comunali hanno presentato in un documento protocollato alcuni giorni fa. Il provvedimento, sarà portato in consiglio comunale convocato ad hoc il 2 di ottobre. Secondo i firmatari del documento, Loviso negli ultimi anni, non è stato capace di gestire i rapporti interni tra i membri della maggioranza, facendo perdere il filo conduttore fondato essenzialmente sull’armonia e sulla collegialità. A porre il sigillo e probabilmente a far commissariare il comune pollese, sono stati in ordine 5 consiglieri di minoranza : Sebastiano Tanzola, Antonio Bruno, Fiorenzo Venosa, Fortunato D’Arista, Antonio Coppola, e quattro di maggioranza : Giuseppe Metitieri, Carmine Cancro, e gli assessori Vanni Ritorto e Raffaele Ippolito. Le ragioni che hanno spinto a tale gesto, sono da ricercare secondo i firmatari nel malcontento diffuso di una politica accentratrice che ha portato ad una lunga crisi politico amministrativa che da tempo si ripercuote tra le mura di palazzo di città. – Ci apprestiamo a discutere la mozione di sfiducia con serenità – dice il sindaco Loviso -, un gesto fatto senza razionalità, con modalità scorrette, che cancella quanto di buono è stato realizzato in anni di collaborazione con parte dei firmatari. – Io mi sento con la coscienza a posto, ho fatto il possibile per il Comune di Polla, ho dato tanto sempre nella massima trasparenza. – Una pugnalata alle spalle che non mi aspettavo – conclude Loviso – il 2 ottobre sarà il giorno del giudizio, e non credo che possano esserci grandi possibilità di manovre o di passi indietro da parte di nessuno .- Un Loviso deciso e rassegnato, conscio di aver agito secondo i canoni di una giusta amministrazione. Una pugnalata a sangue freddo secondo il sindaco che non lascia via di scampo. Alle affermazioni di Loviso, risponde Vanni Ritorto, uno degli assessori firmatari della mozione. -L’affermazione di Loviso circa la mozione di sfiducia che sarebbe giunta inaspettata come una pugnalata alle spalle,non corrisponde al vero – afferma Ritorto -, tutti coloro che a Polla si occupano di politica ed anche i cittadini più informati sanno che ormai da oltre anno è aperto un dibattito nel Partito Democratico circa la necessità di lasciare la ex maggioranza, infatti, come ho già potuto affermare in precedenza, il gruppo Consiliare “Pollesi per Polla” si era già frammentato in ulteriori tre gruppi tra i quali quello del Partito Democratico”. “Continuare ad amministrare- conclude Ritorto – avrebbe arrecato solo danni alla collettività che, in un periodo di crisi come quello che viviamo oggi, avrebbe bisogno di un’amministrazione energica che sapesse sfruttare tutte le peculiarità del proprio territorio per dare opportunità e crescita.- Un clima rovente quindi che si inasprisce a circa due anni dal rinnovo del consiglio comunale, che con molta probabilità dopo un periodo di commissariamento, porterà nella prossima primavera nuove elezioni . Il documento, ora dovrà essere confermato dal consiglio comunale come la legge prescrive. Un dibattito che si preannuncia scintillante, vista la posta in gioco.
direttore: Aldo Bianchini
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