Antonio Citera
VALLO di DIANO – La decisione del neo direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante di potenziare il SAUT di Padula trasformandolo in PSAUT , ossia una struttura di primo soccorso territoriale attiva giorno e notte, divulgata qualche giorno fa dal sindaco di Montesano S/M Donato Fiore Volentini, ha generato un effetto domino, scatenando l’ira dei comuni che fanno capo al SAUT di Teggiano che con ogni probabilità vedranno ridimensionarsi il presidio proprio in virtù del potenziamento dell’ex Clinica Fischietti. Abbiamo chiesto un parere al responsabile del Vallo di Diano di Democrazia Federalista Campania nonché ex componente del Comitato gestione della vecchia USL 57 di Polla Gaetano Rubino.
Cosa ne pensa della decisione del direttore generale Squillante?
Io partirei dalle radici, l’idea di un polo sanitario nella zona sud del Vallo di Diano,è nata nel lontano ma sempre attuale passato per impegno concreto di Enrico Quaranta, che viste le condizioni di disagio dovute soprattutto alla lontananza dell’area sud del Vallo di Diano con il presidio ospedaliero di Polla, pensò bene di individuare un’area ad hoc per sopperire al disagio che gli abitanti di Montesano S/M , con le sue 5 aree abitate di Magorno, Tardiano, Prato Comune, Arena Bianca, e Montesano Scalo, ancora gli abitanti di Casalbuono, di Buonabitacolo, Sanza, Padula, Sassano, e Monte San Giacomo, per un bacino di utenza che supera abbondantemente i 35 mila residenti, avevano da sempre manifestato. Il presidente Quaranta,si impegnò in prima persona a far allestire una struttura sanitaria che in un certo senso doveva essere un vero e proprio polo sanitario proprio nella parte sud del Diano. Un toccasana per quei cittadini costretti a fare anche 70 km per raggiungere Polla. Il progetto però si inabissò in parte dopo la morte di Enrico Quaranta.
Quindi lei vede il potenziamento a PSAUT in maniera positiva?
Una Struttura già esistente, ubicata in posizione strategica, dista solo 500 metri dallo svincolo dell’A3 e dallo svincolo della SS Bussentina, facilmente raggiungibile dall’utenza. Un punto di riferimento per molti cittadini che spesso per comodità si recano nella più vicina Lagonegro per espletare un servizio medico. Un aggregatore per un territorio che in virtù di scelte politiche “ strane” o per meglio dire non oculate, si sta sgretolando perdendo sempre più il comune denominatore Vallo di Diano.
In che senso spieghi meglio?
Per tenere unito un Comprensorio, bisogna razionalizzare anche e soprattutto sulle scelte . Negli ultimi tempi, la storia ci dimostra che la politica del Vallo di Diano, ha fallito completamente il suo essere. Un depauperamento continuo , uno sfilacciamento di idee, ci sta traghettando verso la deriva. Non si può parlare di “Città Vallo di Diano” senza la giusta dose di umiltà e senza il minimo rispetto per la collettività. Stiamo soccombendo sotto i colpi invisibili di politici biricchini, che per la cura del proprio orticello, barattano anche la dignità dei cittadini.
Cosa propone Lei?
Reset. Cominciare da zero, riguadagnarsi la fiducia delle persone con azioni politiche pro Territorio, farsi carico del ruolo istituzionale e di rappresentanza che ogni politico dovrebbe avere scolpito nel cuore. Riprendersi anche con la forza il diritto alla vita dignitosa, coinvolgere le persone nelle scelte con trasparenza e soprattutto onestà.
Con il PSAUT a Padula, il SAUT di Teggiano rischia il ridimensionamento ?
Il rischio esiste, ma anche in questo caso, l’unione fa la forza, io in prima persona mi batterò insieme alla mia compagine per evitare ciò.
Questo è uno spazio bianco, lo utilizzi come vuole.
Innanzitutto voglio ringraziare Antonio Squillante per la sensibilità che sta dimostrando verso il nostro Territorio, poi faccio gli elogi ai sindaci che si stanno battendo per ripristinare quei diritti sacrosanti che la Carta Costituzionale sancisce. L’impegno da parte di Democrazia Federalista Campania è quello di ridare splendore e vitalità ad un Comprensorio che si sta spegnendo per una cattiva gestione . Faremo del nostro meglio, secondo i nostri valori che sono gli stessi della gente per riaccendere quella fiammella di speranza per un futuro dignitoso prescindendo dai compromessi che l’attuale classe politica nel suo percorso ha sempre più rafforzato rendendo quella che un tempo era un’oasi , in una palude contornata da avvoltoi. Un’ultima cosa a testimonianza dell’impegno di DFC per i cittadini, la richiesta che abbiamo inoltrato al Presidente della Regione Stefano Caldoro e al Direttore generale dell’Asl Antonio Squillante per attrezzare il reparto di cardiologia dell’ospedale di Polla di apparecchiatura per eseguire la coronografia ( modulo angioplastica), macchinari essenziali per l’incolumità della cittadinanza