Antonio CItera
SALA CONSILINA – Poche righe di sconcerto, di delusione, scritte da Rosario Nicola Luisi, personalità di spicco del PDL del Vallo di Diano, tracciano il bilancio che negli ultimi anni ha visto il Comprensorio soccombere sotto i colpi di una politica al risparmio, concentrata sulla contesa delle poltrone che contano, lasciando in balia degli eventi una popolazione colpita nell’inconscio, abbandonata a se stessa, depauperata dei diritti essenziali di un vivere dignitoso.<<Io, Rosario Nicola Luisi delegato nazionale ed ex coordinatore cittadino FI-PDL, candidato alla provincia (SALERNO) sotto la lista PDL, dichiaro ufficialmente le dimissioni dal partito Popolo della Libertà e da tutti gli organi competenti … Con un PDL ormai completamente allo sbando, con una visione centralistica della gestione degli enti amministrati, a discapito delle periferie, con un partito che a livello locale non ha più credibilità, sono venute meno le condizioni per una permanenza all’interno di questa formazione politica. La volontà dei vertici provinciali del PDL e di tutti e gli eletti regione, camera e senato…di non affrontare con determinazione molte difficoltà riscontrate all’interno del territorio Valdianese, (vedi tribunale Sala Consilina) mi porta, dopo un periodo considerevole di profonda riflessione e dopo aver preso atto che i ripetuti segnali inviati al partito sono rimasti inevasi, a ricorrere allo strumento delle dimissioni, considerata l’impossibilità di non poter scrivere una pagina dignitosa della politica locale, nelle file de Il Popolo della Libertà. Come cittadino, comunque, sarò ben lieto di sostenere quei provvedimenti finalizzati allo sviluppo economico, sociale e culturale di Sala Consilina e di tutto il territorio Valdianese … pronto a tutelare tutti quei elettori 1826 che mi hanno onorato del proprio consenso alle scorse elezioni provinciali, cercando di impegnarmi alla costruzione di un interesse territoriale che finalmente non venga visto più solo come un contenitore di voti… sia da DX che da SX …ma che dia finalmente dignita e speranza a un area che negli ultimi anni è stata solo terra di conquista dall’ invasore di turno…>>.Queste le parole di Luisi, deluso probabilmente dalla strategia del bla bla bla di una politica che non c’è. Una crisi d’identità che negli ultimi anni si è consumata in maniera uniforme, sia nel centro destra che nel centro sinistra, incapaci di dimostrare l’attaccamento ed il ruolo naturale che giustifica il loro essere. La rappresentanza del popolo. Una politica da rifare insomma , un sistema da rivedere dalla radice, che fa acqua da tutte le parti. Un Vallo di Diano beffato, snobbato, che pur avendo forti e valide personalità politiche ( sulla carta), puntualmente i ruoli chiave di gestione,gli sfuggono dalle mani. Un gesto esemplare quello di Luisi, che dovrebbe essere imitato da tanti altri rappresentanti non solo del PDL, ma di tutte le forze di partito. Bisogna mettere il freno a questo servilismo nei confronti dei potenti , tipico di coloro che sotto mentite spoglie, simulano la strategia, sempre pronti a controbattere e sempre disposti a lottare per il territorio, un valore che da tempo non esiste, ma che viene puntualmente strumentalizzato e trascinato verso il palazzo, calpestando la dignità di coloro che ingenuamente credono nella persona, piuttosto che nella sinergia di nuove idee da sviluppare. Un malcostume tipicamente nostrano, in parte giustificato dal timore che se si è da soli ad alzare il capo, si viene più agevolmente individuati e schiacciati. “Parole, non fatti”questo l’andamento che da alcuni anni si perpetra tra le mura della politica, un apparente paradosso, ma che di fatto diventa congeniale ad una prassi politica che non vuole rispettare la sua funzione più vera, rispondere veramente all’esigenza che l’ha fatta sorgere.