Antonio Citera
SALA CONSILINA – Si chiamava L.S. il ragazzo trovato in fin di vita nel garage della propria abitazione. Sul posto immediatamente sono accorsi i sanitari del 118 che hanno cercato di fare l’impossibile per strapparlo alla morte senza riuscirci. Secondo le prime indiscrezioni pare che il ragazzo si sia suicidato. Il brutto fatto è nelle mani dei carabinieri di Sala Consilina che stanno effettuando i rilievi per risalire alle probabili cause e motivazioni della morte. Il corpo agonizzante di un giovane ragazzo di 27 anni, è stato scoperto probabilmente da un familiare nel garage di un’abitazione di Sala Consilina. Da indiscrezioni, pare che il 27enne si sia tolto la vita impiccandosi.- Un gesto estremo che non ha spiegazione – ci dicono alcuni amici affranti dal dolore- apparentemente era un ragazzo sereno- Il giovane è spirato tra le mani dei medici del 118 accorsi immediatamente sul luogo della tragedia, che hanno cercato di rianimarlo, ma nulla hanno potuto. Ora tocca ai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina accorsi subito dopo il ritrovamento, dare una probabile spiegazione su una disgrazia che ha definitivamente strappato alla vita terrena un giovane che nel fiore della vita ha con molta probabilità deciso di farla finita. Una brutta pagina di cronaca, che spesso si ripropone, suicidi di giovani ragazzi , che in silenzio meditano un gesto apparentemente non spiegabile. Le ragioni restano un mistero che come accade frequentemente tormenteranno chi gli voleva bene, coloro che li hanno procreati, cresciuti ed amati. Passeranno notti e giorni a domandarsi, e a porsi delle domande su come potevano evitare quel gesto, a come potevano cogliere quei segnali, che solo ora hanno un significato, e ragioni ne troveranno infinite, ma forse nessuna sarà quella vera. Varie possono essere le motivazioni che spingono una persona a togliersi la vita, può essere una scelta esistenziale, fatta da chi nella vita non riesce più a trovare un senso alla propria esistenza, può essere una reazione ad una situazione che chi commette il gesto estremo ritiene disperata, può essere una vendetta dettata dalla mancanza di amore e di affetto , un modo per vendicarsi dell’indifferenza o della cattiveria del mondo circostante. Spesso tra le cause maggiori però troviamo l’” amore” la perdita di una persona amata, la sua mancanza innesca un senso di smarrimento così forte da decidere di porre fine alla propria esistenza. Abbiamo chiesto ad un esperto della materia un chiarimento a riguardo. – Il suicida non desidera realmente morire, vuole solo porre fine ad un dolore insopportabile. Ma quando si è disperati, non si vedono le cose in un modo obiettivo, si pensa che perché il passato è stato brutto e il presente è duro, il futuro sarà una salita impossibile da affrontare. Ma nella vita tutto può cambiare, non bisogna mai perdere la speranza. Chi pensa al suicidio vede nella morte la soluzione ai propri problemi, ma il suicidio non è la risposta.- La comunità salese, sconvolta si è raccolta intorno ai familiari del 27enne amato ed apprezzato da tutti.