Ore decisive in Europa

Filippo Ispirato

E’ proprio così, le prossime ore saranno decisive per il futuro dell’Unione Europea e in particolar modo per alcuni paesi eccessivamente indebitati e con una forbice tra i loro titoli di stato e il Bund tedesco arrivato a dei livelli ormai inaccettabili da tempo.La Banca Centrale Europea deciderà entro domani sulla possibilità di acquisti illimitati di titoli di Stato dei paesi dell’Eurozona indebitati e in forte difficoltà economica. Acquisti che si rendono necessari per ridurre lo spread con i titoli di Stato della Germania.La Merkel, da Berlino, sebbene favorevole a forme di ausilio nei confronti dei paesi in difficoltà, ha manifestato la sua ferma opposizione ad acquisti illimitati da parte della Banca Centrale Europea per paura di un’eccessiva spinta inflazionistica che possa danneggiare l’Ue e la Germania in particolare.Si dovrà attendere la giornata di domani per verificare quali saranno i paesi che riceveranno gli aiuti della Bce e quali condizioni dovranno rispettare per ottenere questa forma di sostegno finanziario; un punto, al momento, sembra essere certo, ovvero la garanzia da parte di Draghi che questi acquisti di titoli di stato, sebbene immettano liquidità nel sistema, verranno sterilizzati, non rientreranno, in altre parole, nel calcolo del tasso di inflazione dell’Eurozona.Una prima reazione sui mercati finanziari si è già avuta nella seduta odierna, con gli spread tra Btp e Bund scesi a 402 punti base a fine giornata, più basso di venti punti rispetto a ieri. Stesso andamentale per la Spagna, il cui differenziale tra Bonos e Bund è sceso, dopo molte settimane, sotto i 500 punti, attestandosi a 498 punti.A cosa servirà questa manovra di Draghi se andrà in porto? La riduzione degli spread permetterà a paesi come Italia o Spagna di dover pagare interessi più bassi per il loro debito, liberando più risorse per i loro Governi e permettere loro di approntare dei progetti concreti e stanziare maggiori fondi a sostegno della crescita e del mercato del lavoro; un compito arduo alla vigilia di un autunno che si prevede molto caldo, non solo dal punto di vista meteorologico.